Flessibilità sulle multe ma non
solo. La Commissione europea è pronta a svelare il piano ad hoc
per l'automotive con cui Bruxelles punta a rafforzare la domanda
di auto elettriche attraverso "misure prioritarie", a partire da
un approccio comune per sostenere gli incentivi all'acquisto -
sia nazionali che europei -, passando per la promozione del
leasing sociale e l'elettrificazione delle flotte aziendali.
Al centro del piano, come anticipato ieri dalla presidente della
Commissione Ue, Ursula von der Leyen, c'è la promessa di una
modifica mirata al regolamento sulle emissioni CO2 per "per
compensare il superamento dei target" di emissioni "in uno o due
anni con risultati superiori negli altri anni", si legge nella
bozza di documento visionata dall'ANSA. La proposta, attesa per
la fine del mese, è di calcolare dunque la conformità agli
standard scattati quest'anno sulle vendite - non oltrepassare il
limite di 94 grammi per chilometro percorso per le emissioni
medie delle vendite di nuovi veicoli - su tre anni invece che su
un solo anno. Bruxelles promette inoltre "un'accelerazione" dei
lavori sulla revisione del regolamento, già prevista per il
2026, per sancire nero su bianco il principio di neutralità
tecnologica dei carburanti e aprire definitivamente agli e-fuels
come richiesto da Berlino. Senza però fare passi indietro sul
traguardo del 2035 con lo stop ai nuovi veicoli a benzina e
diesel. Tra le misure per aumentare la domanda di veicoli
elettrici, Bruxelles incoraggerà con una raccomandazione le
Capitali ad adottare schemi di leasing sociale per veicoli nuovi
o di seconda mano, cercando di dare priorità agli utenti "più
vulnerabili" anche attraverso il Fondo sociale per il clima,
ovvero il 'tesoretto' da 86,7 miliardi che vedrà la luce nel
2026 e mobiliterà risorse fino al 2032 attraverso le entrate del
secondo mercato del carbonio, l'Ets, applicato a trasporti ed
edifici. Entro l'anno arriverà una proposta per elettrificare le
flotte aziendali, che oggi rappresentano il 60% del parco auto
dell'Ue. Atteso nei prossimi mesi, inoltre, uno 'strumentario'
(toolbox) con le opzioni a disposizione degli Stati membri per
sostenere incentivi all'acquisto di e-cars a livello nazionale,
studiando anche la possibilità di introdurre "schemi per
incentivi a livello europeo", si legge ancora nel documento. Il
confronto con le capitali confluirà in una serie di linee guida
per orientarli a capire quali fondi Ue già esistenti usare per
sostenere questi incentivi.
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