(di Gina Di Meo)
Lo splendido scenario delle Terme
di Caracalla per raccontare un meraviglioso viaggio di
trent'anni sulla cresta dell'onda. La voce narrante è quella di
Andrea Bocelli. Il tenore italiano parla di se stesso nel
docufilm diretto dalla regista di origini toscane Cosima Spender
(Palio, 2015) e intitolato 'Andrea Bocelli: Because I Believe'.
Debutterà in anteprima mondiale l'8 settembre alla 49/a edizione
del Toronto International Film Festival nella sezione, 'Gala
Presentations'. L'ANSA ha assistito alla presentazione alla
stampa.
A parlare è un Bocelli uomo ed artista, sotto i riflettori e
lontano dal palcoscenico nell'intimità della sua casa nell'amata
Toscana, la terra da cui il successo non è riuscito a
strapparlo. Parla con sincerità delle difficoltà e dei traguardi
della sua vita ma senza vittimismo. L'essere nato ipovedente e
l'aver perso la vista totalmente a dodici anni a causa di una
pallonata sugli occhi ricevuta durante una partita a calcio non
gli hanno impedito di fare tutto ciò che ha voluto nella vita.
"Sono sempre stato un fatalista", dice nel film, ma è anche una
persona che crede nella vita e il titolo del docufilm, 'Because
I Believe', 'perché ci credo, esprime perfettamente chi è Andrea
Bocelli.
Un ragazzo di campagna, 'lo sono ancora', sottolinea, che dai
piano bar dove cantava le canzoni di Frank Sinatra si è
ritrovato sui principali palcoscenici al mondo. Galeotto fu il
brano 'Con te partirò' con il quale nel 1995 si piazzò al quarto
posto a Sanremo. L'anno successivo la canzone fu usata, nella
versione inglese, dal pugile tedesco Henry Maske per il suo
addio al pugilato. Con te partirò divenne, 'Time to say goodbye'
e fu cantata in duetto con il soprano Sarah Brightman. Maske fu
sconfitto ma Bocelli ebbe il suo trionfo.
"Time to say good bye - dice Caterina Caselli nel film - è
per Bocelli come New York New, York per Liza Minnelli". Con la
sua etichetta Sugar, la cantante e produttrice italiana
discografica italiana nel 1994 pubblicò 'Il mare calmo della
sera' il primo album di Bocelli.
Una costante del racconto dell'artista in 'Andrea Bocelli:
Because I Believe' è la presenza della sua famiglia nonché dei
suoi amici. La sua seconda moglie Veronica Berti è sempre al suo
fianco, così come lo sono i suoi tre figli, Amos e Matteo avuti
dalla prima moglie Enrica Cenzatti, e soprattutto Virginia, nata
nel 2012. Come spiega Veronica, la bambina ha tutto il dna del
padre. Nel 2020, a soli otto anni, ha duettato con Bocelli
eseguendo magistralmente una cover di 'Hallelujah' di Leonard
Cohen. Oltre agli amici ci sono anche gli artisti con i quali ha
cantato, tra cui Pavarotti, Zucchero, Celine Dion, Ed Sheeran,
ci sono il suo cavallo, 'l'equitazione è stata la sua prima
cotta', racconta, e la sua cagnolina Pallina.
Il film si chiude con una sequenza di immagini sul concerto
che si è svolto lo scorso luglio al Teatro del Silenzio a
Lajatico in provincia di Pisa. È ancora un ritorno a casa, la
terra dove è nato ed è qui che per suo volere è stato creato
questo anfiteatro naturale. Uno spazio che per quasi un anno
resta silenzioso per poi animarsi una volta all'anno per
ospitare personaggi del bel canto, della musica e della danza,
nazionali ed internazionali.
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