Era il 5 settembre 1938 quando
Vittorio Emanuele III firmò a San Rossore (Pisa) il Regio
decreto che sanciva l'entrata in vigore delle Leggi razziali sul
territorio nazionale. Pisa giovedì prossimo ricorderà l''86
anniversario del suggello messo dal re d'Italia alla legge di
Benito Mussolini che imponeva la sospensione dei diritti civili
dei cittadini italiani di origine familiare e fede ebraica,
condannandoli alla deportazione e alla morte. Le università e le
scuole 'sospendevano' i loro docenti, non consentivano alle
studentesse e agli studenti l'iscrizione, li allontanavano
quando stranieri: a Pisa l'Università allontanava 20 tra i suoi
docenti (molti emigrarono o morirono ad Auschwitz, come Ciro
Ravenna) e 290 studenti ebrei stranieri, furono inghiottiti
nell'Olocausto.
L'evento promosso si terrà il 5 settembre prossimo, alle 17,
nell'aula magna della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: il
Laboratorio della memoria, coordinato dal Comitato San Rossore
'38 - oggi sostenuto da Università di Pisa, Scuola Normale
Superiore, Sant'Anna, Scuola Imt alti studi Lucca e dal Cnr
Ricerche - presenta 'Ebrei nella Resistenza e nella guerra di
Liberazione', incontro coordinato dai docenti Michele Battini,
Michele Emdin, Barbara Henry. All'organizzazione hanno
contribuito tutti gli altri aderenti al Comitato San Rossore
'38: Carlotta Ferrara degli Uberti, Alessia Gliemi, Saulle
Panizza, Ilaria Pavan, Silvio Pons. Nell'occasione la storica
Liliana Picciotto presenterà un riassunto della sua ricerca
pluriennale sul contributo degli ebrei d'Italia alla Resistenza,
tra il 1943 e il 1945. A seguire lo storico Gianluca Fantoni,
docente dell'Università di Nottingham, interverrà sulla Brigata
Ebraica in Italia.
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