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Scambio scientifico Agenzia beni confiscati e Ateneo R.Calabria

Scambio scientifico Agenzia beni confiscati e Ateneo R.Calabria

Ferro: 'consentirà sviluppo nuove progettualità nel riutilizzo'

REGGIO CALABRIA, 30 luglio 2024, 17:42

Redazione ANSA

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Il prefetto Bruno Corda, direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati e il rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti hanno siglato un Protocollo d'intesa di collaborazione e di scambio scientifico.
    L'Università e l'Agenzia convengono di stabilire un rapporto di collaborazione scientifica sui temi del riuso e valorizzazione dei beni confiscati per agevolarne la restituzione alla comunità e ai territori attraverso il loro impiego per scopi prioritariamente sociali o istituzionali.
    L'interesse dell'Agenzia, è scritto in una nota, è la promozione con il mondo accademico di forme di collaborazione finalizzate, da un lato, allo sviluppo di ogni utile attività di analisi e di studio, funzionali e propedeutici alla gestione, valorizzazione, rigenerazione e riuso del patrimonio immobiliare di riferimento e dall'altro, a promuovere la ricerca e la formazione accademica sui diversi temi che, per qualità e quantità, possono rappresentare un'occasione strategica di rigenerazione urbana e di uso collettivo al servizio delle comunità.
    "In questo senso - ha affermato Zimbalatti - la nostra Università, oltre al ruolo generale e universale di fare ricerca, assolve al suo compito di terza missione, di relazione organica con il suo contesto e territorio di pertinenza, mettendo a disposizione strutture, strumenti, professionalità e saperi ai diversi livelli: didattici, ricerca e di disseminazione finalizzati allo sviluppo sociale e civile, oltre che culturale della Regione".
    Corda ha sostenuto che "il Protocollo assume grande importanza per l'Agenzia perché consente sia di avvicinare gli studenti al tema della valorizzazione dei beni confiscati, così presenti in Calabria, ma anche di utilizzare le ricerche condotte dagli studenti medesimi per individuare progettualità utili al riutilizzo. Infatti, il Protocollo può inserirsi in un contesto di collaborazione già avviata con la Regione con la quale l'Agenzia ha stipulato, nel febbraio 2023, un accordo istituzionale volto, tra l'altro, a supportare i Comuni nella predisposizione di progetti necessari per la valorizzazione dei beni confiscati. In quest'ottica, la lettura congiunta dei due documenti offre un indubbio valore aggiunto".
    La sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, con delega ai beni confiscati, ha evidenziato che "il governo Meloni sta dando grande impulso all'attività volta al riutilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alle mafie. In questo contesto riveste particolare importanza la collaborazione interistituzionale, che consente di dare maggiore efficacia alle azioni che il ministero dell'Interno, con il ministro Matteo Piantedosi, mette in campo attraverso l'Agenzia. La Calabria si conferma tra le regioni più attente e impegnate, a partire dal Protocollo sottoscritto con la Regione, ai rapporti intensi con le forze dell'ordine, gli enti locali, le realtà del terzo settore. L'impegno di una importante istituzione accademica come l'Università Mediterranea - ha concluso Ferro - è di grande importanza, non solo perché consentirà di sviluppare nuove progettualità nel riutilizzo dei beni confiscati, ma anche perché testimonia una grande fiducia nel lavoro intrapreso, e la possibilità di creare nuove opportunità investendo impegno, ricerca e competenze".
   

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