"Sono giornate molto calde ma il
fenomeno delle tende negli atenei lo abbiamo già vissuto quando
il tema era l'housing universitario; il fatto che gli studenti
ci chiedano di assumerci delle responsabilità - rispetto
all'housing, come della guerra in Medio Oriente - è qualcosa
rispetto alla quale non dobbiamo sottrarci. Non bisogna avere un
atteggiamento di preclusione ma bisogna avere un dialogo,
accanto alla protesta. In questi mesi non siamo stati fermi". A
dirlo è Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui e rettore
della Bicocca, al Forum Pa.
"Una delle cose più rilevanti è di interrogarci sull'uso dei
risultati della ricerca, abbiamo creato una Commissione di tutto
il sistema della ricerca, con dentro università e centri di
ricerca, per stilare un documento che si occupi in materia
esplicita dell'uso pacifico della ricerca. Abbiamo preso una
strada, non è che i movimenti non hanno avuto risposte da parte
dei rettori. Bisogna evitare una escalation con posizioni
faziose, la vicenda è complessa. La Commissione potrebbe disdire
accordi di collaborazione se non fossero etici", ha chiarito
Iannantuoni. "Poi ci sono negli atenei una pletora di eventi sul
conflitto Medio Orientale ed è tutto pacifico. Dopo l'attacco
terroristico di Hamas di ottobre, la risposta israeliana
indubbiamente a Gaza è inaccettabile; il coraggio di costruire
la pace è necessario, voglio dire ai ragazzi di costruire ponti
di pace, il mio appello è di abbassare i toni per schierarci per
la pace. Non è vero che i rettori sono colpevoli e poco
coraggiosi, mi ferisce quando sento queste parole, io di
coraggio ne ho sempre avuto molto. Ci vuole coraggio, semmai, a
non schierarsi", ha concluso la rettrice.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA