Nel terzo trimestre del 2023 il
tasso di donne inattive in Campania è pari al 60,8%. Un dato
preoccupante che testimonia la necessità di aumentare il livello
di partecipazione al mercato del lavoro. E' uno dei dati di
Sviluppo Lavoro Italia, rappresentata da Monica Buonanno
referente per la parità di genere, diffuso questa mattina
all'incontro 'L'impresa è donna, le misure della Regione per
l'autoimprenditorialità femminile' nella sala del consiglio
regionale della Campania.
Ad introdurre i lavori Loredana Raia, vice presidente del
Consiglio della Regione Campania. "Il lavoro va considerato come
leva necessaria per l'autonomia e la libertà delle donne", ha
detto. "Abbiamo inaugurato un percorso fecondo con la legge
17/2021 e abbiamo tracciato una direzione di marcia della
Regione Campania circa l'universo femminile, in particolar modo
per quanto riguarda l'incentivazione all'occupazione e
all'imprenditoria femminile. Abbiamo cominciato con il sostegno
alle aziende, un contributo importante affinchè assumessero, e
l'anno scorso c'è stata una larga partecipazione, donne a tempo
indeterminato. Oggi ci rivolgiamo direttamente alle donne e
diciamo loro che devono scommettere su se stesse attraverso lo
strumento dell'autoimprenditorialità". Per Raia in Campania
"l'impresa deve essere donna. Si parte dall'esperienza
dell'impresa familiare per dire alle donne che possono e devono
farcela: 10 milioni di euro prevede la misura della Regione
Campania per le donne e ringrazio la Giunta regionale,
l'assessore al Lavoro Antonio Marchiello con il quale c'è una
sinergia straordinaria per raggiungere questi obiettivi".
Lo stesso Marchiello ha sottolineato: "Stiamo lavorando a una
serie di attività complementari al piano Gol (Garanzia di
Occupabilità dei Lavoratori). La Regione Campania si sta
impegnando a cercare possibilità per gli inoccupati, i
disoccupati di lungo corso e persone fuori dal mercato del
lavoro in primis le donne. Donne nelle quali io personalmente
credo per capacità, intelligenza, preparazione. Di recente
abbiamo approvato una delibera nella quale programmiamo 20
milioni: 10 milioni per l'autoimprenditorialità per giovani dai
18 ai 35 anni disoccupati e altri 10 mln esclusivamente per le
donne. Ovviamente i bandi li faremo, non so dire ancora i
termini, ma l'importante è partire".
Per Salvatore Topo, segretario regionale Cisl Campania, iIl tema
dell'occupazione femminile è presente da tempo per le
organizzazioni sindacali, anche se fino ad ora dobbiamo dire che
anche in base ai dati trasmessi dai vari istituti, in
particolare dall'Inps, dimostrano che c'è ancora tanto da fare.
Quindi, iniziative come queste che sta prendendo la Regione la
Campania sono apprezzate dalle organizzazioni sindacali e sono
iniziative che sicuramente, se fatte in tempo e con misure
giuste, contribuiranno a migliorare di molto la condizione
dell'occupazione femminile".
Vera Buonomo, segretaria confederale nazionale Uil, ha ricordato
che "in Italia il 22% delle donne non è autonomo economicamente,
persino in Polonia si parla del 10%, non voglio toccare nemmeno
il 5% della Francia o della Germania. Vuol dire che vi è la
necessità di renderle autonome perché la violenza non è solo
verbale e fisica ma è soprattutto economica. Una donna che vuole
migliorarsi deve essere autonoma e quindi avere la possibilità
di investire su stessa". In sala, tra gli altri, hanno preso la
parola Gaetanina Ricciardi per la Cgil, mentre il presidente del
Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero è
intervenuto in video. A partecipare Giovanna Paolantonio della
Direzione Regionale Lavoro, rappresentanti dei Centri per
l'Impiego, Associazioni sindacali e datoriali, Organismi
regionali per le pari opportunità. (ANSA)
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