"Mentre prego sento l'affanno di
Papa Francesco: il suo respiro che fa fatica è icona potente
della sua malattia-preghiera. E no, non intendo che la malattia
è preghiera per tirar su la vecchia consolazione che se
soffriamo, espiamo le colpe e guadagniamo il Paradiso. No.
Intendo che la malattia è preghiera quando ci ricorda chi siamo.
Viene per dirci che siamo tutti fragili. E che questa fragilità
è ciò che ci lega, che ci fa umani perché capaci di riconoscerci
tutti figli, e dunque fratelli e sorelle". Lo scrive il
cardinale di Napoli, don Mimmo Battaglia, nella sua lettera per
l'inizio della Quaresima.
"È, oggi come allora - aggiunge - scandaloso il Vangelo.
Scandaloso come un Papa ammalato, come noi quando ci scopriamo
fragili e lontani dall'immagine perfetta che vorremmo e allora
sentiamo lo scandalo di un dio che non è nostra immagine e
somiglianza".
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