"Il reato - di ricettazione - è
estinto per intervenuta prescrizione": la seconda sezione della
Corte di Appello di Napoli (presieduta da Maria Francica) ha
dichiarato "il non doversi procedere" nei confronti di Marcello
dell'Utri al termine del processo di secondo grado
sull'appropriazione di tredici volumi trafugati dalla biblioteca
dei Girolamini di Napoli.
Dell'Utri è stato condannato però al risarcimento del danno
alla parte civile e al pagamento delle spese processuali
calcolate in 5mila euro per entrambi i gradi di giudizio.
In primo grado, il 19 gennaio 2021, Dell'Utri, insieme con
l'ex direttore Massimo Marino De Caro, era stato assolto
dall'accusa di peculato, successivamente riqualificata in
ricettazione.
Entro 90 giorni è previsto il deposito delle motivazioni.
L'istanza di appello venne presentata dopo la sentenza di
primo grado dal sostituto procuratore Antonella Serio del Gruppo
Tutela beni culturali della Procura di Napoli, coordinato dal
procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli.
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