Un "meccanismo a orologeria", un
"atto gravissimo che mira a sabotare il corso regolare della
vita democratica della città". Il sindaco di Caserta Carlo
Marino reagisce così sui social alla notizia dell'imminente
nomina di una commissione d'accesso al Comune di Caserta, da
parte del Viminale, dopo l'inchiesta su appalti, tangenti e voto
di scambio che ha portato anche all'azzeramento della Giunta.
Marino, esponente del Pd e non indagato, punta l'indice contro
"un parlamentare della Lega" (il casertano Giampiero Zinzi, ndr)
accusandolo di voler far cadere la Giunta "non con una giusta
battaglia politica ma con l'infamità di un marchio" legato alla
camorra.
Tutto ciò, accusa Marino, "proprio ora che (guarda caso) prima
io come sindaco e poi tutta la città avevamo iniziato la
battaglia contro l'autonomia differenziata che aveva visto
proprio questo parlamentare della Lega protagonista in
Parlamento con il suo voto contro il Sud e la nostra terra. Se
fosse vera questa notizia questo parlamentare della Lega si deve
dimettere subito; perché attacca la città per far dimenticare il
suo voto e il suo lavoro a favore dell'autonomia differenziata e
soprattutto perché, se fosse vera la notizia sulla motivazione
dell'arrivo della commissione d'accesso per valutare il lavoro
di due ex assessori della città, bisogna ricordare che questi
ultimi per più di un decennio hanno militato politicamente con
il parlamentare".
Replica il leghista Zinzi: "La reazione rabbiosa del sindaco
Marino alla notizia della nomina della commissione di accesso in
Comune, voluta dal Viminale probabilmente a seguito di una serie
di inchieste che in questi anni hanno coinvolto la classe
dirigente politica e amministrativa del Comune di Caserta,
sindaco in testa, è preoccupante. Così come imbarazzante è il
vano tentativo di scaricare i suoi vecchi 'amici' in maniera
così grossolana, come se volesse allontanare da sé il marcio che
le indagini della magistratura hanno già documentato. Forse il
primo cittadino teme che si scopra qualcosa sul suo operato, o
comunque altro rispetto ai reati di corruzione e turbativa
accertati dalla DDA di Napoli per la gara sui rifiuti?".
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