Per contrastare e prevenire il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, l'esercito vigilerà sull'ospedale di Vibo Valentia. La decisione - scrive oggi la Gazzetta del Sud - è stata presa dal prefetto Paolo Giovanni Grieco e rientra in un piano di rimodulazione dei servizi di vigilanza già operati dall'Esercito su obiettivi sensibili nel territorio vibonese nell'ambito dell'operazione 'Strade sicure'.
Nell'ospedale di Vibo, nei mesi scorsi, si sono verificati diversi casi di medici ed infermieri aggrediti da pazienti o da loro familiari. Per tale motivo, il prefetto ha ritenuto di rafforzare la vigilanza, spostando alcune aliquote dell'esercito sul nosocomio. I militari continueranno quindi a svolgere i loro servizi di vigilanza su siti ed obiettivi sensibili sempre in stretto coordinamento con i carabinieri e la polizia. La vigilanza al pronto soccorso dell'ospedale Jazzolino era stata rafforzata anche dall'Azienda sanitaria provinciale.
Sarà una vigilanza dinamica quella effettuata dall'Esercito all'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia come deterrente contro le aggressioni al personale sanitario. Controlli, ha spiegato all'ANSA il prefetto Paolo Giovanni Grieco che riguarderà complessivamente anche la zona marina della città con vigilanza, sempre dinamica anche sulle stazioni ferrovie di Vibo Marina e Vibo Pizzo e la zona di Portosalvo, dove si trova anche un hub per migranti situato davanti ad una scuola temporanea.
I "passaggi" dei militari davanti all'ospedale - dove è presente il posto fisso della Polizia di Stato - sono iniziati già da ieri ma il servizio entrerà a pieno regime da lunedì in base ad una turnazione in coordinamento con le altre forze dell'ordine.
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