Il sindaco di Taurianova Roy
Biasi ha scritto al collega di Cittanova, Domenico Antico,
proponendogli la riapertura del dialogo fra i massimi vertici
dei due enti per stimolare l'opinione pubblica e propiziare
l'avvio dell'iter formale che conduca alla nascita di un'unica
città.
Il primo cittadino taurianovese, avvocato, espressione di una
compagine di centrodestra, ha indirizzato tramite il protocollo
del Comune la sua missiva all'omologo eletto nelle
Amministrative del mese scorso, anche lui un legale che però
guida una coalizione civica che era contrapposta tanto al
centrosinistra quanto al centrodestra. Biasi, richiamando
l'originalità del radicamento politicamente trasversale degli
attuali amministratori, ha voluto sottolineare come il confronto
richiesto indicherebbe la nuova tappa di un focus che i due Enti
hanno acceso da tempo.
"Si tratta - scrive a tal proposito Biasi - di un processo
democratico già oggetto di valutazione ai più alti livelli dei
due Enti, i cui rappresentanti nel recente passato si sono
trovati d'accordo nel constatare come l'ormai ineluttabilità
storica dell'Unione definitiva non trovi ostacolo nel comune
sentire delle popolazioni e nella convenienza tecnico-economica
della novità, ragioni di realismo che mi spingono ad invitarti
alla ripresa di una riflessione comune conoscendo quanto da
tempo ti stia spendendo per un rinnovamento del nostro
territorio. La novità politica di cui sei portatore, assieme ad
una compagine radicata nel civismo della tua Città, consente
certamente l'innesto di un dibattito più maturo che possa
arrivare ad avviare tutte le procedure, nel rispetto degli
articoli 132 e 133 della Costituzione, che servono per
realizzare il nostro sogno".
"Taurianova e Cittanova - prosegue la lettera - oltre ad
avere una storia comune che le ha viste affrontare insieme tanto
i drammi causati dalla natura quanto le opportunità generate da
una geografia condivisa, sono immerse da più decenni nello
stesso processo di conurbazione che oggi potrebbe sfociare in
una vera e propria fusione che mantenga le due identità
originarie, sul modello di quanto fatto con la città di
Corigliano-Rossano, dimostrando cioè come si possa creare una
nuova città mantenendo i nomi dei Centri che l'hanno fondata.
Nascerebbe un nuovo territorio comunale che insisterebbe dallo
Zomaro fino all'area attigua allo svincolo autostradale,
centrale in una rete infrastrutturale che già vede le due
cittadine collegate con i rispettivi svincoli della strada
Pedemontana".
"Sono pertanto per proporti - conclude Biasi - un primo
incontro sul tema, per fare il punto sui servizi che già i due
enti gestiscono in forma associata, facendo parte dello stesso
Ambito territoriale sociale, uno dei più virtuosi in Calabria, e
da lì ripartire per valutare come attivare un primo
coinvolgimento delle cittadinanze. Auspico quindi che la
premialità decennale che lo Stato assicura alle fusioni
comunali, in uno con la prospettiva di creare una Città unica
che diventerebbe il secondo Centro più popoloso della Città
metropolitana di Reggio Calabria, dopo il capoluogo, diventino
nuovi stimoli per una politica comune tra le istituzioni che
guidiamo, sì da coinvolgere anche il sistema dei partiti e delle
associazioni in vista dell'attivazione, presso la Regione, di
quelle forme legislative che occorrono prima del referendum".
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