Guardia di Finanza e Arera
intensificheranno i controlli in particolare sui call-center dei
venditori del mercato libero di energia elettrica e gas e sulla
effettiva erogazione dei bonus sociali per alleviare il peso
delle bollette a vantaggio delle famiglie in disagio economico.
E' stato deciso nel quadro del Protocollo d'intesa che regola da
circa vent'anni la collaborazione tra le due istituzioni a
vantaggio dei consumatori. Lo rende noto un comunicato
congiunto.
In un incontro tra il Generale di Corpo d'Armata Umberto
Sirico, comandante dei Reparti speciali e il Collegio
dell'Autorità di regolazione energia reti e ambiente
rappresentato dal presidente Stefano
Besseghini, è stato fatto il punto sull'attività nel 2023 in cui
le due istituzioni hanno rafforzato l'attenzione sulla tutela
dei consumatori. Considerando la fase di transizione verso la
completa liberalizzazione dei settori di vendita di energia e
gas in un contesto caratterizzato da alti prezzi, è stata posta
"particolare enfasi sul rispetto delle nuove regole introdotte
per i clienti vulnerabili".
Nel 2023, le ispezioni hanno fatto emergere che un gestore
idrico e alcune imprese di distribuzione del gas hanno
irregolarmente applicato tariffe e ricevuto incentivi e
premi (questi ultimi finalizzati al miglioramento della qualità
del servizio) per circa 11 milioni di euro, parte dei quali è
già stata recuperata. Sono state condotte verifiche sulle
tariffe del trasporto regionale del gas e sulle agevolazioni per
le imprese ad alto consumo energetico (energivori) in
particolare, il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di
finanza ha già analizzato l'adeguatezza dei dati di bilancio
dichiarati a Csea da più di 3.000 imprese, individuando numerosi
casi di possibili irregolarità, su cui saranno effettuati
ulteriori accertamenti nei prossimi mesi.
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