Nel 2024 sono stati 20.757 i rifiuti
raccolti e catalogati dai volontari di Legambiente in 35 parchi
urbani in 12 città italiane: Ancona, Bari, Caltanissetta,
Codigoro (Ferrara), Firenze, Milano, Moncalieri (Torino),
Napoli, Perugia, Pineto (Teramo), Roma, Torino. Circa 5 rifiuti
ogni metro quadrato monitorato. Lo rivela una ricerca di
Legambiente sui rifiuti nei parchi (park litter), diffusa in
occasione della 32esima edizione di "Puliamo il mondo": la
storica campagna di volontariato ambientale per ripulire dai
rifiuti abbandonati aree verdi, strade, piazze, sponde di fiumi
e spiagge. Quest'anno si tiene da venerdì 20 settembre a
domenica 22.
Tra i rifiuti più trovati si confermano al primo posto i
mozziconi di sigaretta (11.077, il 53%), seguiti da tappi di
bottiglia/barattoli e dalle Linguette di lattine (1.436, il 7%).
Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei
parchi sono riconducibili per il 74% ai polimeri artificiali
(plastiche) per un totale di 15.452 rifiuti, per l'8,6% al
metallo (1.787 rifiuti), il 8% a carta e cartone (1.603), il 6%
a vetro e ceramica (1.154), il 4% ad altre tipologie di rifiuti.
Da notare, la categoria "altri oggetti in plastica
identificabili ma non in lista" è costituita da coriandoli
(1.101, il 5% del totale dei rifiuti), oggetti che si usano per
festeggiare ma che si diffondono molto facilmente nell'ambiente,
anche trasportati dal vento, e possono causare un grave problema
ambientale.
Le principali zone di accumulo dei rifiuti nei parchi urbani
restano perlopiù sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da
pic-nic e dei cestini. Il vento resta la principale causa della
dispersione dei rifiuti nell'ambiente, unita al fatto che spesso
i cestini sono privi di copertura.
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