Il Wwwf "si augura che i Governi
regionali mostrino di aver compreso e voler affrontare la
minaccia climatica concretamente. In Sardegna, ad esempio, è in
corso una vera e propria campagna contro le rinnovabili, guidata
da interessi economici conclamati (gas e persino carbone,
ancora) che in maniera artificiosa confonde richieste con quanto
effettivamente installato sul territorio". E' quanto afferma
l'organizzazione ambientalista in una nota nella quale riporta
uno studio del World Weather Attribution che "conferma -si
legge- che la crisi climatica ha fortemente aumentato la
probabilità di siccità in Sardegna e Sicilia (del 50%).
"In realtà, di rinnovabili in Sardegna ce ne sono poche -
afferma Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del
WWF Italia - , tant'è che la regione continua ad andare a
carbone e si registrano le maggiori emissioni di CO2 pro-capite.
Certo, in un territorio ricco di natura e tradizioni come quello
sardo occorre particolare attenzione nella localizzazione degli
impianti e un maggior coinvolgimento dei cittadini, ma bisogna
tornare al senso delle proporzioni e alla realtà degli effetti
devastanti dell'uso dei combustibili fossili sempre più
concreti. La lunga sequela di eventi estremi collegabili
direttamente alla crisi climatica impone coerenza e scelte
tempestive".
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