"Basta alle fake news! Nessuna
correlazione tra eolico e incendi. Gli impianti eolici non solo
non sono di ostacolo allo spegnimento degli incendi, ma danno
una mano, grazie ai sistemi di videosorveglianza e alla presenza
di personale sul posto". Di conseguenza, "le proposte di legge
che sono state avanzate in Parlamento" per vietare le pale
eoliche in zone a rischio incendi "non hanno ragione di
esistere, in quanto prive di fondamenta valide". Lo scrive in
una nota l'Anev, l'associazione delle imprese dell'eolico.
I deputati Cinquestelle Fenu, Fontana, Morfino e Costa hanno
presentato alla Camera un disegno di legge che permetterebbe
alle Regioni, nei loro piani di prevenzione incendi, di vietare
l'installazione di pale eoliche nelle zone a rischio.
Per l'Anev "le aree in questione sono sottoposte ad una
meticolosa videosorveglianza, attiva 24 ore su 24, sia da parte
degli operatori che dei produttori, che consente di prevenire
qualsivoglia problematica".
"Gli aerogeneratori non determinano, né tantomeno facilitano,
l'insorgenza di incendi boschivi - prosegue il comunicato -,
così come non ostacolano l'arrivo dei mezzi di soccorso, essendo
le turbine eoliche più basse rispetto all'altezza di volo dei
Canadair. Per i soccorsi da terra, il raggiungimento delle aree
interessate è facilitato dalle strade predisposte al passaggio
dei mezzi necessari all'installazione e manutenzione degli
impianti".
Le aree idonee alle pale "non presentano vegetazione
circostante, perché risulta incompatibile con la fonte eolica.
Le zone limitrofe presentano un'accurata manutenzione da parte
degli operatori, che si occupano direttamente di rimuovere
eventuali sterpaglie la cui presenza, oltre ad ostacolare le
normali attività di manutenzione, potrebbe portare
all'insorgenza di incendi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA