Le donne devono sfruttare i vantaggi
e le potenzialità dell'intelligenza artificiale evitando che
questa colpisca ancora di più i fattori negativi sul mercato del
lavoro e l'occupazione femminaile. E' quanto auspica la vice dg
di Banca d'Italia Alessandra Perrazzelli intervenendo al W7 di
Roma. I timori sul mercato del lavoro dall'Ia sono
"particolarmente vero per le donne, poiché molti dei lavoro in
cui la componente femminile è maggioritaria sono quelli più
esposti alla introduzione dell'IA. Credo però che l'ia offra
alle donne anche molte opportunità che è fondamentale cogliere.
Ma occorre intervenire innanzitutto sul fronte dell'istruzione,
e avere coraggio nel confrontarsi con questa nuova sfida. Il
rischio altrimenti è che l'Ia amplifichi e rinforzi i meccanismi
di esclusione femminile, per esempio attraverso algoritmi che
favoriscono -a parità di competenze - l'assunzione di lavoratori
uomini".
"Occorre quindi superare la scarsa partecipazione delle
donne allo sviluppo di questi algoritmi e alla tecnologia alla
base sell'IA. Un terzo rischio è rappresentato poi dalla
distruzione di posti di lavoro in quei settori in cui le donne
sono attualmente maggiormente impiegate. A fronte di tutto ciò
esistono però fattori che controbilanciano i rischi: l'uso della
Ia può ad esempio favorire l'accesso all'istruzione in regioni
in cui le infrastrutture tradizionali sono particolarmente
carenti; anche il lavoro da remoto sarà più diffuso e ciò
favorirà l'occupazione anche in aree svantaggiate; infine, una
maggiore partecipazione delle donne allo sviluppo dell'Ia potrà
contribuire a smantellare quei bias culturali che influiscono
negativamente sulla inclusione economica delle donne" ha
concluso.
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