"Con molto piacere tiriamo la
somma del progetto 'Territori Aperti' sperando di riuscire a
stabilizzare i temi, i metodi e anche lo spirito dell'iniziativa
attraverso la costituzione di un centro di ricerca all'interno
della nostra università, ma aperto e fruibile da tutti coloro
che per varie ragioni ne avessero bisogno". Con queste parole,
il rettore dell'Università dell'Aquila, Edoardo Alesse, ha
introdotto la sessione di presentazione in cui, al centro
congressi 'Luigi Zordan', sono stati illustrati i risultati di
cinque anni del progetto 'Territori Aperti', condiviso con il
Comune dell'Aquila e finanziato dal Fondo Territori Lavoro
Conoscenza di Cgil, Cisl e Uil. "In questo momento due parole mi
vengono alla mente: gratitudine e impegno - ha detto Alesse -
Gratitudine per le sigle sindacali, oggi presenti ai massimi
livelli, ma soprattutto per i lavoratori che hanno contribuito
in solido allo sviluppo del progetto".
"Il progetto che abbiamo deciso di finanziare - ha
dichiarato Maurizio Landini, segretario generale Cgil -
rappresenta per il nostro sindacato un motivo di orgoglio: in
una condizione di difficoltà, favorire occasioni di studio è
indubbiamente uno strumento per scommettere sullo sviluppo di
territori che, dopo la tragedia, rischiano di essere
abbandonati".
"L'incontro di oggi - ha detto poi Ivana Veronese, segreteria
nazionale Uil - dimostra come la solidarietà di lavoratori abbia
permesso di realizzare un progetto concreto nella ricostruzione
post terremoto. Serve investire nelle infrastrutture
immateriali, come le cosiddette trasversali, e promuovere e
stimolare i collegamenti tra mondo delle imprese, mondo della
ricerca, degli atenei. Abbiamo, infine, la sfida
dell'intelligenza artificiale".
"Questo progetto - ha detto Andrea Cuccello (Cisl) - ha dato
vita a un'eccellenza, un centro interdisciplinare di
documentazione, formazione e ricerca, basato su
un'infrastruttura tecnologica integrata nella rete europea
Sobigdata Ri che lavora su tutti gli aspetti inerenti la
prevenzione e la gestione dei disastri naturali e antropogenici,
nonché dei processi di ricostruzione delle aree colpite".
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