Quattordici milioni di euro per
liquidare definitivamente gli indennizzi e chiudere una partita
lunga più di 40 anni. È questo il risultato "politico e
amministrativo" che il presidente della Giunta regionale
d'Abruzzo, Marco Marsilio, e l'assessore regionale alle Attività
produttive, Tiziana Magnacca, hanno rivendicato questa mattina
sull'annosa questione della liquidazione degli indennizzi a
seguito degli espropri per la realizzazione del cosiddetto 'Asse
Attrezzato'.
"Risultato politico di grande valore - ha rivendicato
Marsilio - raggiunto per l'attività coordinata che questa Giunta
ha portato avanti sia nel governo sia in parlamento. Dall'altra
parte abbiamo trovato un governo ben disposto a recepire le
richieste dell'Abruzzo, che si sono poi tradotte
nell'emendamento del senatore Guerino Testa che ha presentato in
sede di approvazione della legge Finanziaria 2022 un emendamento
che destina, nelle annualità 2023 e 2024, 14 milioni per
chiudere la decennale partita degli indennizzi agli espropri.
Abbiamo risolto questo problema - sottolinea Marsilio - perché
l'abbiamo affrontato di petto, ignorando le profezie negative
degli uccelli del malaugurio e trovando dall'altra parte un
governo e un parlamento che avevano il nostro stesso obiettivo.
Una bella storia, insomma, frutto di una collaborazione politica
che non può che far bene a questa regione".
La chiusura della decennale vertenza degli indennizzi per la
realizzazione dell'Asse Attrezzato, se da un lato chiude tutte
le vertenze amministrative e giudiziarie relative a mancati
indennizzi, dall'altro è destinata ad aprire una nuova stagione
per il Consorzio industriale Val Pescara.
"Gli indennizzi da liquidare - ha spiegato l'assessore
Magnacca - rappresentavano il 50% del debito del Consorzio; ora
con le risorse arrivate dal governo e la chiusura della vertenza
amministrativa e giudiziaria contiamo di dare una rinnovata
mission al Consorzio che può tornare ad essere parte integrante
del sistema produttivo, contribuendo allo sviluppo economico.
Contiamo, nei prossimi mesi, di ridurre ulteriormente il carico
debitorio dell'ente con un ulteriore iniezione di 7 milioni di
euro". Se "il Consorzio industriale Val Pescara torna a fare il
Consorzio, dall'altro lato - ha concluso Magnacca - è importante
sottolineare come con questa iniziativa politica della Regione e
del Governo si sia riaffermato il valore di diritti
costituzionalmente tutelati".
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