"Ti stanno uccidendo una seconda
volta, noi condannati ad un ergastolo di dolore che ci sta
consumando dentro e portando via le poche energie e forze
rimaste, sempre più soli ed abbandonati da tutti e tutto. Mentre
chi ti ha fatto questo continua ad esser protetto e libero di
fare i suoi sporchi comodi". Lo scrive oggi su Facebook Luca,
padre di Alex Marangon, il giovane trovato morto a luglio sul
greto del Piave, nei pressi dell'abbazia di Santa Bona a Vidor
(Treviso).
Lo sfogo è stato pubblicato nella pagina "Verità e giustizia
per Alex Marangon", di cui il padre è amministratore. Luca
Marangon ricorda il figlio, "così buono, generoso ed altruista
che eri, avevi un sorriso, una bella parola per tutti, sempre
pronto ad aiutare chi era in difficoltà anche se lo avevi appena
conosciuto, ed ecco cosa hai in cambio, un muro di omertà da chi
credevi amico, un muro di menefreghismo da tutte le istituzioni.
Spero esista almeno una giustizia divina. Riposa in pace dolce
angelo", conclude.
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