La notte scorsa la sede
dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi
di Venezia è stata imbrattata con croci celtiche. "Questo gesto
vergognoso purtroppo non è un episodio isolato - commentano in
una nota gli studenti - ma si inserisce in un contesto
nazionale in cui l'estrema destra si sente sempre più
legittimata ad agire impunemente, favorita da un governo che
sostiene ed incoraggia azioni del genere".
Per Angelica Morresi, coordinatrice dell'Unione degli
Universitari di Venezia, "aver imbrattato la nostra sede manda
un messaggio intimidatorio chiaro contro di noi, chi lotta tutti
i giorni per la democrazia, per una società realmente inclusiva
e libera della propaganda reazionaria. Oggi, a quasi 80 anni
dalla Liberazione, è evidente che l'antifascismo non è solo un
valore storico, ma un principio necessario per difendere la
democrazia, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Gli attacchi
come quello alla nostra sede sono la dimostrazione che le idee
reazionarie e discriminatorie non sono state sconfitte una volta
per tutte, ma si ripresentano con nuove forme e nuove
strategie"..
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