Il Consiglio Valle ha approvato -
con 19 voti a favore e 16 astensioni - il primo provvedimento di
variazione al bilancio di previsione della Regione per il
triennio 2025-2027. Il testo si compone di 17 articoli che
dispongono per il triennio una manovra in parte spesa per
complessivi 48 milioni di euro, di cui 35,1 milioni finanziati
da maggiori entrate e 12,9 milioni compensate con riduzioni di
spese.
"Le spese correnti sono aumentate di 31,5 milioni di euro - ha
detto Antonino Malacrinò (Fp-Pd) - di cui 21,8 milioni destinati
alla costituzione di un fondo stabilito in base alle regole
della nuova governance economica europea e agli accordi
sottoscritti con il Ministero dell'economia e di cui la Regione
si fa carico anche per gli enti locali. Altri 8 milioni di euro
sono invece stanziati per la restituzione allo Stato delle
risorse ricevute in eccesso rispetto alla perdita di gettito
connessa all'emergenza Covid-19. Le spese di investimento,
sempre nel triennio, aumentano di 3,6 milioni di euro". "Il
provvedimento - ha proseguito - prevede inoltre, per il 2025,
un'integrazione di 1,7 milioni di euro a favore dell'Università
della Valle d'Aosta per sostenere la gestione del nuovo polo
universitario, coprire gli incrementi stipendiali del personale
docente e tecnico-amministrativo, nonché per la separazione
dello spazio della caffetteria, rendendola fruibile anche nei
periodi di chiusura delle attività didattiche, e per
l'allestimento del foyer. Due milioni di euro sono destinati a
interventi prioritari per la messa in sicurezza della rete
viaria regionale, in particolare per lavori urgenti alla
galleria paramassi 'Devies' nel comune di Châtillon. Un
incremento di 900mila euro a favore degli enti locali servirà,
in particolare, a finanziare l'adeguamento della struttura
socio-assistenziale per anziani di Gressoney-Saint-Jean".
Stefano Aggravi (Rassemblement valdotain) ha rilevato "una
novità che non deve essere sottovalutata perché è
un'anticipazione della nuova finanza pubblica di derivazione
europea con cui ci dovremo confrontare nei prossimi anni: si
tratta della creazione di un fondo da utilizzare per ripianare i
disavanzi o che, in caso di avanzi di amministrazione, prevede
il vincolo delle cifre per investimenti indiretti". Erika
Guichardaz (Pcp) ha detto: "Non voteremo nessuno degli articoli.
Riteniamo che alcuni siano meritevoli di nota, ma abbiamo molte
perplessità su tanti altri, come ad esempio quello
sull'Università della Valle d'Aosta: si aggiungono ulteriori
risorse non previste per una sede che, nonostante sia lì da
oltre vent'anni, è un cantiere senza fine".
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha chiuso il
dibattito: "L'accordo stipulato con lo Stato è positivo perché,
da un lato, ha stabilizzato le risorse da riconoscere al
risanamento della finanza pubblica e, dall'altro, ci ha
riconosciuto 84 milioni di euro di risorse da noi richiesti a
compensazione di minori entrate derivanti da agevolazioni
fiscali applicate dallo Stato su tributi destinati alla nostra
Regione, che verranno ridistribuiti al nostro territorio in
tranches annuali di 8,4 milioni. Per altro, queste risorse non
saranno una partita di giro perché, seppur attualmente destinate
a 'fondi di accantonamento', si potranno riutilizzare
nell'annualità successiva per finanziare gli investimenti.
Infine, è interessante sottolineare come la nostra realtà sia
una delle poche che, grazie ad una buona e attenta
amministrazione, è in grado di avere delle entrate correnti che
vengono poi destinate in quota parte investimenti: un obiettivo
che lo stesso Governo italiano, mutuando le indicazioni dell'Ue,
ci impone proprio con gli accantonamenti. Questo meccanismo ci
permette di mettere del fieno in cascina per utilizzarlo l'anno
successivo e programmare in modo più puntuale ancora gli
investimenti da fare".
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