"Nell'ambito del confronto con la comunità di Cogne si sono marginalmente affrontate anche le tematiche di prospettiva relative ad eventuali collegamenti alternativi alla viabilità. Tra questi sono stati evocati il collegamento funiviario tramite Pila, i cui studi e le cui opportunità sono oggetto di attenzione da tempo e su cui gli approfondimenti si sono intensificati in questi ultimi mesi. Nel discorso si sono inserite anche le possibili valutazioni in merito alla galleria del Drinc, argomento che è da affrontare con la delicatezza del caso ma che fa parte del ventaglio di situazioni che una valutazione di prospettiva potrebbe nel futuro considerare". Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin, rispondendo in aula ad un'interrogazione a risposta immediata di Pcp sulla ferrovia del Drinc.
"Credo, però, che questo tipo di analisi sulla galleria del Drinc - ha aggiunto - dovrà essere affrontato nei tempi e nei modi opportuni dopo la risoluzione dell'emergenza. Anche perché si parla di ferrovia, ma in realtà siamo di fronte ad una infrastruttura che al momento non consente nessun tipo di utilizzo o percorrenza e tanto meno in sicurezza".
La replica di Erika Guichardaz (Pcp): "Nel 2004 a Cogne si sosteneva come prima di valutare l'idea della funivia, prevista dal 1994, bisognasse completare il collegamento ferroviario, opera importante per evitare che problemi legati alla strada possano isolare il paese. La non chiusura che il Presidente ha posto speriamo possa fargli valutare la nostra idea di prevedere un coinvolgimento del Reggimento Genio ferrovieri".
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