Italia bocciata rispetto
all'obiettivo al 2030 sullo sviluppo delle rinnovabili fissato
dal Decreto Aree idonee: rischia di raggiungere i necessari
80.001 Mw di nuova potenza con 8 anni di ritardo, ossia nel
2038. Lo afferma il nuovo report 'Scacco matto alle rinnovabili
2025' presentato da Legambiente alla fiera Key di Rimini. Valle
d'Aosta, Molise, Calabria, Sardegna e Umbria sono le peggiori in
classifica, con ritardi che oscillano dai 45 ai 20 anni. Il
Lazio è l'unica regione che, ad oggi, centrerebbe l'obiettivo al
2030.
Secondo Legambiente è necessaria "una rivoluzione culturale che
consideri questa transizione un'occasione di investimento e
sviluppo occupazionale per i territori". Guardando alle regioni,
la Valle d'Aosta impiegherà 45 anni per raggiungere l'obiettivo
2030 pari a 328 Mw (ad oggi ha raggiunto solo il 7%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA