Scatta da oggi il termine di tre
mesi entro il quale "un cinquantesimo degli elettori della
regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale può
richiedere che si proceda al referendum" confermativo per la
modifica della legge elettorale regionale votata a maggioranza
semplice il 27 febbraio scorso. La riforma reintroduce le tre
preferenze secondo il sistema già adottato per le elezioni
comunali: nel caso di espressione di tre opzioni, almeno una
deve riguardare candidati di genere diverso, pena l'annullamento
dell'ultima preferenza.
La modifica alla legge regionale 3 del 1993 è stata
pubblicata oggi con un'edizione straordinaria del bollettino
della Regione. Nel documento, il presidente, Renzo Testolin,
comunica inoltre che sono 2.117 gli elettori necessari per
chiedere che si proceda a referendum confermativo, ovvero un
cinquantesimo dei 105.804 totali dell'ultima revisione
semestrale delle liste elettorali.
Il ricorso al referendum, già annunciato da Alberto Zucchi,
presidente di Fdi Valle d'Aosta, è un'ipotesi che è stata
condivisa in Consiglio Valle anche da Paolo Sammaritani (Lega)
nel giorno della discussione della riforma elettorale.
Lo scorso gennaio una nota l'ufficio legislativo del
Consiglio Valle aveva informato i consiglieri che la modifica
della legge elettorale regionale della Valle d'Aosta potrà
entrare in vigore in tempo per le prossime consultazioni,
previste a settembre, solo se non si procederà a referendum. In
caso contrario si andrà al voto con la preferenza unica, dato
che i termini per l'approvazione da parte del Consiglio Valle
sono già scaduti alla metà del mese di gennaio.
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