"Trovo davvero di cattivo gusto e addirittura disdicevole che l'assessore alla scuola e alla cultura della città dica si ad un aiuto economico e no a far suonare la banda solo perchè ha sulla divisa lo stemma araldico della città". Lo scrive in una nota il consigliere comunale e delegato degli ordini dinastici della real casa Savoia, Giovanni Girardini, in merito alle polemiche scoppiate intorno alla visita di Emanuele Filiberto di Savoia ad Aosta.
"Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia non viene ad Aosta per ritrovarsi davanti gonfaloni e stendardi a cui rendere omaggio o che gli rendono omaggio - spiega - ma viene ad Aosta per incontrare tutte le associazioni che lui ha aiutato attraverso la Delegazione degli Ordini Dinastici locale, e per impegnarsi con loro e con altri a continuare nella collaborazione attraverso il lavoro concreto del suo delegato pro tempore, delle dame e dei cavalieri degli Ordini della Valle d'Aosta. L'unico motivo della visita è fare del bene, niente di più. L'obiettivo degli Ordini è di operare a favore dei più sfortunati, e la cittadinanza valdostana ha potuto toccare con mano che la Delegazione locale è in questo molto attiva. Ora, nello specifico di questa visita, oltre a consegnare il restauro delle stele dell'ospedale regionale, vogliamo contribuire a sostenere la scuola Renato Arnod dell'Associazione Bandistica di Aosta che per la prima volta in 200 anni si trova costretta a far pagare una quota di partecipazione se pur minima a causa dei tagli economici comunicati proprio dall'Assessore Tedesco".
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