Confrontarsi per suggellare
un'intesa volta alla promozione di investimenti e attività
culturali che rendano l'Umbria sempre di più all'avanguardia e
attrattiva nel panorama nazionale e internazionale: va dritto
all'obiettivo il vicepresidente della Regione Umbria, con delega
alla Cultura, Tommaso Bori, che consapevole del ruolo e della
"lunga e forte" tradizione delle Fondazioni del territorio che
operano sul versante culturale, ha invitato i loro
rappresentanti a un momento di confronto nella sede della Giunta
regionale di Palazzo Donini.
L'incontro, che si è aperto con il saluto della presidente
della Regione Umbria, Stefania Proietti, oltre a una conoscenza
diretta, era finalizzato a creare un'interconnessione per
raccogliere "insieme" - sottolinea Palazzo Donini -, nuove
opportunità e future sfide, partendo dal riconoscimento che la
filantropia rappresenta un motore essenziale per lo sviluppo di
iniziative culturali.
"Pur volendo andare oltre la logica del profitto - ha detto
Bori - ci tengo ad evidenziare che ogni euro investito in
cultura ne produce 3, ciò significa che le attività culturali
possono rendere sempre più competitiva l'Umbria e a beneficiarne
sarà tutta l'economia territoriale, a partire da quella sociale.
Ma per promuovere una cultura che possa segnare un cambio di
passo per la crescita dell'Umbria, - ha aggiunto - crediamo che
le scelte non debbano essere unilaterali, ma condivise. Ecco
perché, per la prima volta, abbiamo voluto incontrare chi negli
anni ha rappresentato la vera anima culturale del nostro
territorio L'alleanza tra fondazioni e istituzioni pubbliche
infatti, non è importante solo per la distribuzione delle
risorse, ma soprattutto per dare coerenza e forza ad alcune
azioni strategiche. È attraverso una collaborazione strutturata
e mirata che possiamo creare sinergie capaci di cambiare le
sorti di determinati progetti, garantendo continuità e impatto
sociale nel tempo. Investire in modo deciso su nuove
progettualità condivise, significa costruire percorsi di
sviluppo sostenibili, rafforzare l'identità culturale della
nostra regione e favorire una crescita che coinvolga tutti gli
attori del settore".
Dopo un momento di presentazione delle mission delle
Fondazioni, il vicepresidente ha illustrato le linee strategiche
dell'Assessorato, che ha programmato "un piano di azione che
punta a rendere il nostro sistema culturale più forte,
accessibile e innovativo".
Bori ha quindi reso noto che "obiettivo cruciale è la
creazione di un testo unico regionale sulla cultura". "L'Umbria
- ha detto - è una regione ricca di normative e discipline che
regolano il settore culturale e il nostro impegno è quello di
sistematizzarle in un unico quadro normativo, più chiaro e
armonizzato, che possa dare maggiore slancio alla progettualità
e agli investimenti culturali. Parliamo di spettacolo, musei,
cinema e manifestazioni di cultura popolare".
Un secondo asse strategico riguarda l'attivazione di
strumenti di sostegno economico, "come l'avvio di Art Bonus con
focus su progetti specifici". "Un esempio significativo - ha
aggiunto - è il restauro della Cappella del Dottori a Perugia,
patrimonio unico che merita di essere valorizzato e reso
fruibile alla comunità".
Un altro elemento "chiave" è rappresentato dal "sostegno al
welfare culturale perché crediamo - ha puntualizzato - nella
cultura come strumento di inclusione e coesione sociale, ed è
per questo che vogliamo investire in progetti che intreccino
cultura, salute e giustizia sociale per supportare le fasce più
vulnerabili della popolazione".
Inoltre, l'Assessorato alla Cultura vuole promuovere "un
piano di rigenerazione urbana degli spazi culturali nelle
periferie e nei piccoli centri, per creare spazi vivi e
inclusivi, capaci di generare nuove opportunità per le comunità
locali". "E per queste finalità - ha evidenziato Bori - sono
disponibili fondi comunitari. A tal fine vi invito presentare le
vostre proposte e le iniziative sulle quali state investendo".
L'incontro, che ha visto una "forte condivisione" di intenti
tra tutti i presenti. si è concluso con il proposito di dare
vita a una sorta di Consulta finalizzata proprio a rendere
strutturale il confronto diretto.
Sono intervenute le seguenti realtà: Fondazione Cucinelli,
Fondazione per l'istruzione agraria, Fondazione Teatro Stabile,
Fondazione Marini Clarelli Santi, Fondazione Palazzo Albizzini,
Fondazione Perugia Musica Classica, Associazione Festival delle
Nazioni, Casa Museo di Palazzo Sorbello, Fondazione Cariperugia
Arte, Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Fondazione Umbria
Jazz, Fondazione Festival Due Mondi, Fondazione Perugia,
Fondazione Guglielmo Giordano, Fondazione Marignoli di
Montecorona, Fondazione Ceramica contemporanea Alviero Moretti,
Fondazione Celli-Seppilli, Fondazione Lungarotti(Moo Museo
Dell'olivo e dell'olio, Muvit Museo Del Vino), Fondazione Museo
della Memoria.
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