Bastia Umbra ha ospitato l'inaugurazione degli archivi storici della Cisl, un evento che segna un "momento cruciale" nella conservazione della memoria sindacale della regione. L'iniziativa è stata accompagnata dal convegno "La Cisl in Umbria tra storia e memoria", promosso dalla Fnp con il patrocinio dell'Isuc e della Cisl nazionale. Un'occasione di confronto sul valore della documentazione per la crescita e l'identità del movimento sindacale. "Questo archivio è un riepilogo di 70 anni di storia della Cisl in Umbria" ha spiegato Angelo Manzotti, segretario generale per l'Umbria. "Negli anni '50 - ha aggiunto - una delle azioni sindacali più significative fu la battaglia per le 150 ore, per garantire crescita culturale ai lavoratori". Luigi Fabiani, segretario generale Fnp Cisl Umbria, ha evidenziato il "lungo lavoro di recupero e catalogazione dei documenti". "Abbiamo impiegato più di un anno - ha aggiunto - per riportare alla luce materiali sparsi in varie sedi. Questo impegno collettivo è stato fondamentale e ha trasformato l'inaugurazione in una giornata formativa per la nostra organizzazione". Fabiani ha inoltre sottolineato l'importanza dell'archivio come "cassetta degli attrezzi" per affrontare le sfide future del sindacato, in un mondo del lavoro in continua evoluzione. Ha poi rimarcato che "l'archivio è uno strumento di conoscenza e crescita, utile a tutti, non solo al sindacato". Sul valore della ricerca storica si è soffermato Alberto Stramaccioni, presidente dell'Isuc. "Riflettere sulla storia delle organizzazioni sindacali - ha sostenuto - significa dare voce ai lavoratori che hanno contribuito ad alfabetizzare, modernizzare e civilizzare la società italiana". L'importanza della memoria storica è stata ribadita anche da Vincenzo Silvestrelli del Dipartimento Fnp Cisl Umbria: "recuperare e mantenere la memoria aiuta a costruire il futuro, evitando di ripetere gli errori del passato". Mario Squadroni, dell'Università di Perugia, ha invece ricordato il lavoro svolto negli anni per censire gli archivi sindacali umbri: "Oggi disponiamo di una documentazione preziosa, che potrà essere studiata da ricercatori, professori e studenti". Lo scrittore Massimo Gagliano, ha posto l'attenzione sulla difficoltà di accesso alle fonti storiche per la ricerca: "Iniziative come questa sono fondamentali per conservare la memoria documentale, ma è altrettanto cruciale valorizzare e verificare le testimonianze orali".
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