Potenziare nei Comuni le iniziative
per le pari opportunità, il superamento degli stereotipi, il
ruolo delle donne nella cultura e nella storia, partendo dalle
storie invisibili di donne che hanno contribuito alla crescita
dei luoghi nei quali sono nate o vissute. Il tutto finalizzato a
ricostruire la memoria di quella 'Italia delle donne' - dal nome
di un progetto del ministero per la Famiglia, la natalità e le
pari opportunità - che attraverso la conoscenza, formazione e
divulgazione può portare le comunità locali a riscoprire e
valorizzare vicende e percorsi poco conosciuti. Questo
l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato oggi a Roma al Maxxi
tra la ministra Eugenia Roccella, la delegata alle Pari
opportunità dell'Anci e sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi,
e il delegato alla Formazione, sindaco dell'Aquila e membro
dell'Ufficio di presidenza Anci, Pierluigi Biondi. A fare da
cornice alla firma del protocollo un evento che ha visto la
premiazione di venti biografie di 'donne di penna', donne di
scena' e 'donne delle istituzioni', provenienti da tutta Italia,
selezionate fra le 387 con le quali gli enti locali hanno
partecipato al primo avviso pubblico dell''Italia delle donne',
appena concluso. Attraverso l'istituzione di un comitato
paritetico Anci e Ministero si impegnano a condividere
informazioni e attività di comunicazione rivolte alla formazione
degli amministratori locali e del personale degli enti associati
sui temi delle pari opportunità. Altro obiettivo del protocollo,
che avrà durata biennale, sarà quello di valorizzare il
contributo delle donne alla storia dell'Italia, rendendolo
visibile e riconoscibile nei territori nei quali sono state
radicate anche attraverso la toponomastica, la promozione di
iniziative, l'apposizione di targhe e l'intitolazione di luoghi
o strutture nei comuni di origine. "I territori sono il cuore
pulsante dell'Italia e le donne fanno parte della loro storia,
spesso poco conosciuta e poco raccontata", ha affermato
Roccella. "Portare alla luce biografie di donne straordinarie,
che tra mille difficoltà sono riuscite a rompere i tanti
soffitti di cristallo, o anche straordinariamente ordinarie,
portatrici di un'intima dimensione di cura sempre sottovalutata,
serve a riannodare una memoria condivisa, a non dimenticare le
battaglie del passato, ma anche a dare un senso ai traguardi
raggiunti nel presente e all'impegno per il futuro. Sono felice
che Anci abbia deciso di partecipare a questo progetto, perché i
Comuni - ha sottolineato la ministra - sono il primo luogo in
cui può esprimersi un senso di comunità dove nessuna storia
venga cancellata".
"Sono profondamente orgogliosa di questo protocollo d'intesa
- ha spiegato la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi - perché
rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento e la
valorizzazione delle storie delle donne nella nostra cultura e
nella nostra storia. Questo non è solo un tema di
rappresentanza; il vero focus è sulla rappresentazione".
"Attraverso il progetto 'L'Italia delle donne' - ha aggiunto
la delegata Anci - ci impegniamo a superare gli stereotipi e a
promuovere le pari opportunità, affinché le storie di queste
straordinarie figure possano essere raccontate e celebrate. La
rappresentazione delle donne è cruciale per modellare
l'immaginario specie dei nostri bambini e delle nostre bambine,
che devono apprendere il nostro alfabeto sociale. Se permettiamo
a una bambina di immaginarsi come astronauta, scienziata o
politica, ma la circondiamo di un universo in cui le donne non
sono rappresentate come figure di eccellenza, è lì che dobbiamo
agire".
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