Il tavolo di mercoledì in prefettura
a Terni sulle questioni ambientali di Arvedi Acciai Speciali
Terni è stato "un incontro proficuo, durante il quale è emerso
all'unisono un concetto
chiaro: a tutti gli attori sta a cuore la tutela della salute e
sicurezza di lavoratori e cittadini e dell'ambiente del
ternano".
Lo scrivono in una nota le segreterie Cisl di Terni e Fim
Cisl dell'Umbria, secondo le quali "per traghettare la fabbrica
verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale è
necessario che tutti gli attori collaborino all'insegna della
partecipazione".
Fim e Cisl confermano che "nello specifico è stato appurato
che al momento non esiste una problematica nichel" per il sito,
"quanto piuttosto una tematica".
Ast, continuano, ha dichiarato "che nell'ambito del piano di
investimenti attualmente programmato, si sta lavorando per
contenere il nichel" in vista dell'introduzione del nuovo limite
soglia nel 2030, "in modo da arrivare preparati per
l'applicazione della nuova direttiva, con investimenti ulteriori
e per essere pronti già nel 2026".
Relativamente al fenomeno della polverosità, "l'azienda ha
confermato la messa in opera dell'impianto di raffreddamento
scorie al chiuso".
Le due segreterie spiegano inoltre che la Regione Umbria ha
illustrato il progetto Neoconca "per l'avvio di uno studio
epidemiologico degli impatti sanitari degli inquinanti storici
ed emergenti sulla popolazione residente nel sito Sin di
Papigno", mentre il sindaco Stefano Bandecchi ha annunciato,
"l'intenzione di richiedere ulteriori analisi su ortaggi, alberi
da frutto, per conoscere l'eventuale impatto di polveri o altri
agenti inquinanti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA