Un appello a tutti i cittadini, e
in particolare "a quelli che a votare non ci vanno più", è stato
rivolto dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini a
Perugia per lanciare la campagna a sostegno dei cinque
Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza in occasione
dell'Assemblea delle assemblee di Cgil Umbria. "In un Paese dove
a votare il 50% ormai non va - ha affermato - è chiaro che ci
rivolgiamo a loro ricordando che questo non è un voto politico
in cui si delega qualcuno a rappresentarti ma è un voto diretto
che permette alla persona, che in questo caso dice Sì, di
cancellare il giorno dopo le leggi".
Landini ha poi spiegato che il voto è quindi anche uno
strumento "che permette al singolo cittadino di poter decidere".
"Questo - ha proseguito - non è per questo o quel partito, per
questo o quel governo ma permette alle singole persone votando
di migliorare e cambiare immediatamente la propria condizione di
vita e di lavoro. Il cittadino può riprendere la parola,
decidere e attraverso un voto cambiare subito la sua
condizione".
"Se raggiungiamo il quorum - ha sottolineato ancora Landini
facendo degli esempi - il giorno dopo 2 milioni e mezzo di
persone che oggi non hanno la cittadinanza poi l'avranno. Sono
tutte persone residenti che lavorano e pagano le tasse. Se
diciamo di ripristinare l'articolo 18 per la tutela contro i
licenziamenti, tutti quelli che sono stati assunto dopo il 2015,
e che quindi questa tutela non l'hanno più e parliamo di 4
milioni di persone, il giorno dopo l'avranno".
"Chi lavora nelle imprese sotto i 15 dipendenti, e stiamo
parlando di altri 4 milioni di persone - ha detto ancora Landini
-, il giorno dopo avrà più tutele contro i licenziamenti.
Muoiono poi sul lavoro tre persone al giorno, più di mille
persone all'anno e con 500mila infortuni. La nostra legge dice
che la responsabilità rimane in capo all'azienda che decide di
fare gli appalti perché noi sappiamo che la maggioranza degli
infortuni e delle morti riguarda lavoratori precari, appalti e
subappalti. Se pensiamo poi ai contratti a termine noi diamo
anche una botta alla precarietà perché oggi le imprese li
possono usare sempre".
"Quindi noi diciamo - ha concluso Landini - che attraverso un
voto diretto il cittadino può cambiare e migliorare la propria
condizione e per questo ci rivolgiamo a tutti naturalmente e a
partire da quelli che a votare non ci vanno e per questo siamo
confidenti di poter raggiungere il quorum".
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