La gip di Rovereto, Mariateresa
Dieni, ha riformato la misura cautelare nei confronti di
Francesca Rozza - indagata per l'uccisione della madre Maria
Skvor, di 91 anni, lo scorso 28 febbraio a Riva del Garda, in
Trentino - disponendo l'applicazione degli arresti domiciliari
in ospedale, con il ricovero provvisorio presso il reparto di
psichiatria dell'ospedale di Arco. Attraverso il provvedimento -
apprende l'ANSA - la giudice ha prescritto alla 61enne il
divieto di allontanarsi dal reparto senza l'autorizzazione e di
ricevere persone diverse da quelle già ammesse a colloquio, e le
prescrive di proseguire il percorso terapeutico iniziato.
L'ordinanza dispone inoltre che l'autorità medica monitori il
rispetto delle prescrizioni previste e informi l'autorità
giudiziaria in caso di mutamenti delle condizioni di salute
della donna e della conseguente necessità di ricovero. I
carabinieri di Arco sono chiamati a vigilare sulla permanenza
dell'indagata nell'ospedale. Il trasferimento dall'ospedale di
Trento è stato invece effettuato dalla Polizia penitenziaria. È
stata anche fissata la data per la perizia sulle condizioni
della 61enne, che si terrà venerdì prossimo.
"La decisione del Tribunale di Rovereto riconosce
l'importanza di un percorso di cura adeguato nei contesti in cui
la tutela della salute si intreccia con il diritto. L'incarico
al perito rappresenta un passaggio fondamentale per accertare
con rigore scientifico la capacità di intendere e di volere
dell'indagata, garantendo così un giudizio equo e rispettoso
della sua condizione", ha commentato l'avvocato della donna,
Nicola Canestrini.
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