Quattro mesi e 2 mila euro di risarcimento danni. È la condanna inflitta a Mauro Minniti, in rito abbreviato, per accesso abusivo a sistema informatico dal giudice dell'udienza preliminare (gup) di Trento, Enrico Borrelli. Per lo stesso reato, davanti alla gup di Bolzano, Elsa Vesco, Markus Auerbach aveva già ottenuto la messa alla prova, e la condanna a pagare un risarcimento da 4 mila euro. Si chiude così la vicenda legata ai «furbetti» del bonus Covid, ossia i consiglieri provinciali che, nel 2020, avevano chiesto e ottenuto i 600 euro destinati ai titolari di partite Iva per far fronte alle conseguenze della pandemia. Minniti e Auerbach, all'epoca dipendenti dell'Inps (Minniti lo è ancora), erano finiti sotto la lente della Procura per aver consultato, nei database, i dati relativi a 21 consiglieri provinciali. I nomi dei quattro che avevano percepito il bonus, ossia Paul Köllensperger (Team K), Arnold Schuler, Helmuth Tauber e Gert Lanz (Svp) erano stati pubblicati dalla Südtiroler Tageszeitung nell'agosto 2020.
Nel procedimento l'INPS, parte civile assistita dall'avvocato Aldo Tagliente, coordinatore centrale del settore penale antifrode, si è vista riconoscere il risarcimento del danno quantificato in 2 mila euro, somma che Minniti dovrà versare. Il coimputato Auerbach aveva già risarcito il danno e chiesto la messa alla prova che si era chiusa con esito positivo e la dichiarazione di estinzione del reato. Minniti aveva invece scelto la via del rito abbreviato.
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