"Rafforzare le misure volte a
prevenire e contrastare le violazioni ai danni dell'interesse
pubblico, in particolare in materia di illeciti sull'utilizzo
dei fondi Pnrr, attraverso il costante scambio di informazioni,
dati e notizie", è l'obiettivo del Protocollo d'intesa
sottoscritto tra la Provincia di Trento e la Guardia di finanza.
Una "partita" importante perché le risorse del programma,
anche attraverso il Piano di risorse complementari, con una
ricaduta sul Trentino sono state calcolate in circa 1,37
miliardi di euro. Di questi, "secondo i dati ad oggi
disponibili, ancora parziali - informa una nota congiunta di
Provincia e Gdf - la stima delle risorse con destinatari
soggetti privati è di oltre 500 milioni".
Il documento è stato firmato dal presidente Maurizio Fugatti
e dal Comandante regionale del Trentino - Alto Adige delle
Fiamme gialle, il generale di brigata Gavino Putzu.
"Il Trentino - ha osservato Fugatti - beneficia di un
finanziamento complessivo rilevante nell'ambito del Pnrr, del
quale fanno parte i circa 110 milioni che stiamo mettendo a
terra per la riqualificazione degli acquedotti. Risulta, quindi,
importante favorire il lavoro congiunto tra le Istituzioni al
fine di garantire un utilizzo corretto dei fondi. Il Protocollo
è un'ulteriore occasione per potenziare la collaborazione con le
Fiamme gialle, che ringraziamo per tutta l'attività a garanzia
della sicurezza e del tessuto economico e sociale del nostro
territorio".
Il Comandante Putzu ha citato la collaborazione costante con
la Provincia: "Il Protocollo odierno è la formalizzazione di un
rapporto proficuo già in essere, con tutti gli organi e gli
uffici della Provincia, avviato fin dalla fase di partenza del
Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lavoriamo tutti per
un'unica finalità, che è il corretto impiego delle risorse
pubbliche per valorizzare questo bellissimo territorio".
Con l'intesa verranno tutelati gli interessi finanziari
dell'Unione europea, dello Stato e della Provincia, "vigilando
anche sull'assenza di duplicazione nei finanziamenti in coerenza
con la strategia referente generale antifrode".
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