La Regione Toscana estenderà ad
altre 10 case di comunità il servizio dello psicologo di base.
Lo ha deciso la Giunta regionale - approvando una delibera
proposta dall'assessore alla salute Simone Bezzini -, sulla
base dei risultati dei primi tre mesi di sperimentazione partita
a settembre 2024, considerati "incoraggianti". Il servizio è
gratuito per i cittadini, attivabile dai medici di famiglia e
dai pediatri di libera scelta che operano all'interno delle case
di comunità coinvolte nella sperimentazione.
Da settembre fino ad oggi la sperimentazione era partita in
sette case di comunità: in quella Querceta a Seravezza (Lucca),
in quelle di San Giovanni Valdarno (Arezzo), Fontebecci a Siena
e Orbetello (Grosseto), e nelle case di comunità a Firenze in
viale Morgagni, alle Piagge e al presidio Dallapiccola. Nei
primi tre mesi di attività gli otto professionisti operativi
avevano già preso in carico 159 pazienti: 85 nel capoluogo
regionale, 31 nel territorio dell'Asl Toscana Sud Est e 43 a
Seravezza.
Le altre dieci case di comunità dove è stato ora esteso il
servizio sono distribuite nelle tre Asl: oltre a Firenze
nell'Asl Toscana centro sarà attivo ad Empoli, Prato e Pistoia,
nell'Asl Toscana nord ovest si aggiungono le case di comunità di
Lucca, Massa, Livorno e Pisa e le case di comunità di Arezzo,
Grosseto e Abbadia San Salvatore per la Toscana Sud est. Ovunque
la sperimentazione, nelle sedi nuove e in quelle già attive,
terminerà a marzo 2026. Per il servizio nelle dieci nuove casa
di comunità la Regione ha assegnato un ulteriore finanziamento
di 450mila euro alle aziende.
"La scelta di questa sperimentazione che ulteriormente ora
rafforziamo - commenta il presidente della Toscana, Eugenio
Giani - va nel segno della Toscana diffusa e del potenziamento
dell'assistenza sanitaria territoriale, ma nasce anche dalla
considerazione di un'attenzione rafforzata verso i problemi
psicologici, a volte sottovalutati o trascurati dai cittadini".
"L'obiettivo dello psicologo di base - spiega Bezzini - è
intercettare precocemente e diminuire il peso dei disturbi
psicologici nelle nostre comunità. In Toscana, da alcuni mesi,
lo stiamo facendo all'interno delle case di comunità in raccordo
con la medicina generale, i pediatri di libera scelta e i
servizi già offerti dal nostro sistema sanitario. I primi dati
della sperimentazione confermano il valore della scelta fatta
dal Consiglio regionale della Toscana, tra i primi in Italia ad
approvare la legge sullo psicologo di base, e ci dicono che
siamo sulla strada giusta: il servizio sta rispondendo alle
aspettative e abbiamo riscontrato una proficua collaborazione
con i professionisti. Da qui la decisione di estenderlo in dieci
ulteriori territori".
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