Partiranno nell'estate 2025 i
lavori per la realizzazione del monastero buddhista a Riseccoli
- Poggio alla Penna, a Pomaia, nel comune di Santa Luce in
provincia di Pisa dove è già presente da tempo l'Istituto Lama
Tzong Khapa. Si tratta del primo monastero buddhista della
tradizione tibetana in Italia e il primo in Europa a essere
edificato da zero, sulla roccia come vuole la tradizione
architettonica tibetana, a cura della Fondazione Sangha Ets e
l'associazione monastica Sangha Lhungtok Choekhorling.
L'annuncio della costruzione del nuovo monastero risale ad
alcuni anni fa: nel giugno 2022 era stato rilasciato dal Comune
di Santa Luce il permesso per costruirlo completando così un
lungo iter burocratico, iniziato nel 2007 con la consegna del
primo studio di fattibilità. Il monastero, è stato spiegato nel
corso di una conferenza stampa oggi, potrà riunire una comunità
di studenti e praticanti, sia laici che ordinati, e fornire
ospitalità a circa cento fra monaci e monache. L'area, una cava
dismessa, verrà recuperata anche con la realizzazione di un
Parco della contemplazione e della pace e con il miglioramento
dell'antica sentieristica. Il progetto prevede uno sviluppo del
monastero su tre livelli, con una corte esterna, un ambiente
centrale con altare, un piano pensato per l'alloggio e la
meditazione individuale e un altro a uso esclusivo del Dalai
Lama.
Massimo Stordi, presidente dell'associazione Sangha Lhungtok
Choekhorling ha ricordato che "da oltre 50 anni Pomaia è un
punto di riferimento per il buddhismo in Occidente. L'incontro
di questa mattina rappresenta per noi l'opportunità di
rafforzare il dialogo interreligioso e, al contempo, raccontare
il ruolo generativo e profondamente sociale delle comunità
monastiche che scelgono la vita contemplativa al servizio degli
altri". Il progettista, l'architetto Gino Zavanella ha detto che
il futuro monastero "rappresenta un traguardo storico per il
nostro paese": "Non è solo un'opera architettonica, ma il
risultato perfetto della contaminazione tra cultura, apertura
spirituale e arricchimento dell'intera comunità e, al contempo,
un punto di unione tra la tradizione buddhista e la cultura
occidentale".
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