Smantellata una rete di
spaccio che prendeva di mira i minori, fondamentale la denuncia
della madre di una minorenne. E' quanto rendono noto i
carabinieri del comando di Pistoia nella cui provincia è stato
scoperto il giro di vendita della droga, cocaina e hashish,
quantificato in circa 7.500 cessioni nell'arco di un anno, per
un valore di 300.000 euro. Le indagini, coordinate dalla procura
di Pistoia, hanno portato all'esecuzione di sette misure di
custodia cautelare di cui cinque in carcere e due ai domiciliari
e di altre tre ordinanze di divieto di dimora nelle province di
Pistoia e Prato.
La vicenda, spiega l'Arma, ha avuto inizio quando una donna,
preoccupata per i cambiamenti nel comportamento della figlia
adolescente, ha deciso di rivolgersi al comandante della
stazione dei carabinieri del paese. I sospetti della madre sono
emersi quando ha notato che la ragazza, dopo aver iniziato a
frequentare uno dei principali indagati, un italiano già
conosciuto alle forze dell'ordine, mostrava segni compatibili
con l'uso di sostanze stupefacenti. Timori confermati da alcune
analisi a cui la figlia è stata sottoposta. I miliari si sono
così attivati: gli accertamenti, diretti dalla procura di
Pistoia, permettevano poi "di delineare un quadro significativo:
un'attività di spaccio sistematica che si svolgeva nelle vie
principali del paese, sia di pomeriggio che di sera, con un
target preferenziale costituito da minorenni. I militari sono
riusciti a identificare circa 100 acquirenti, più della metà dei
quali compiutamente identificati". L'operazione si è conclusa
con l'esecuzione di dieci misure cautelari disposte
dall'autorità giudiziaria. È stata inoltre sequestrata
preventivamente un'auto in uso a uno dei principali indagati,
ritenuta provento dell'attività delittuosa.
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