Aveva confidato ad un "amico
virtuale" su Internet "ansie e insofferenze" rispetto alla vita
universitaria Andrea Prospero, diciannovenne di Lanciano
iscritto alla facoltà d'informatica dell'Università di Perugia
morto dopo avere ingerito alcuni farmaci. Scelta nella quale
sarebbe stato "più volte incitato e incoraggiato" da un giovane
appena diciottenne residente a Roma, messo agli arresti
domiciliari. Un incensurato appartenente a un contesto familiare
"assolutamente normale" ritengono gli inquirenti. Secondo i
quali Prospero gli confidò di non avere il coraggio di
suicidarsi ricevendo un "ulteriore incoraggiamento".
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