Niente sembra poter fermare Tadej Pogacar, nè rivali, nè cadute.
Il campione del mondo, arrivato in Toscana da gran favorito e non solo per la vittoria nella prima uscita stagionale, al Giro degli Emirati Arabi Uniti, si è imposto da padrone nella Strade Bianche 2025, completando un tris di successi (2022 e 2024 i precedenti) che finora era riuscito solo una volta, allo svizzero Fabian Cancellara.
Ma nelle nuvole di polvere dei tratti di sterrato lo sloveno riesce sempre a compiere imprese straordinarie: se l'anno scorso si impose con una fuga solitaria di 80 chilometri, questa volta è riuscito a ripetersi nonostante essere volato fuori strada a 50 km dal traguardo per una scivolata in una curva in discesa. Nonostante le abrasioni, con la maglia stracciata, il campione della Uae è risalito in sella, ha recuperato il distacco dai primi e a 20 km dall'arrivo ha dato l'accelerata decisiva, presentandosi da solo in Piazza del Campo, sorridente tra due ali di folla. "Non è il modo migliore per vincere una gara, ora che ho tagliato il traguardo mi fa male, ma spero che non ci siano conseguenze" ha detto a caldo Pogacar, mostrando la spalla, il braccio e la gamba sinistri sanguinanti, mentre arrivavano alle sue spalle il britannico Tom Pidcock, staccato di oltre un minuto, e il belga Tim Wellens, terzo a oltre due.
"Sono entrato in curva troppo velocemente, è strano perché conosco bene questa strada. Ero preoccupato quando mi sono rialzato, ma alla fine è andato tutto bene", ha aggiunto. Pochi avrebbero scommesso su si lui dopo aver assistito al suo in un fosso dopo la scivolata sull'asfalto e qualche capriola, ma lo sloveno ha cambiato la bici e si è messo alla rincorsa del leader, Pidcock, che aveva un vantaggio di oltre mezzo minuto. In breve lo ha raggiunto e dopo aver viaggiato per un po' insieme, col gruppo ormai sgranato, in un salita ad una ventina di km dall'arrivo ha usato come trampolino di lancio il Colle Pinzuto, lanciandosi verso Siena e accumulando nuovo vantaggio ad ogni chilometro. Poca fortuna per i colori italiani in questa edizione. Diego Ulissi e Christian Scaroni sono caduti e hanno dovuto ritirarsi, così come Alberto Bettiol, per problemi meccanici, e il migliore in classifica è stato Davide Formolo, 14/o. Il pedale azzurro cercherà di rifarsi alla Tirreno-Adriatico, al via lunedì prossimo, mentre Pogacar guarda alla Milano-Sanremo in programma il 22 marzo, una delle corse che non ha ancora vinto, con la Parigi-Roubaix. La gara femminile è stata vinta dalla olandese Demi Vollering (FDJ-Suez) davanti alla connazionale Anna Van der Breggen e alla francese Pauline Ferrand-Prevot. Per Vollering è il secondo successo nella corsa dopo quello del 2023, mentre anche in questo caso l'Italia si è vista poco, con la più attesa, Elisa Longo Borghini, che ha avuto una giornata negativa.
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