Da Roby Baggio al Real Madrid, da Donadoni alla Fifa. I messaggi di commiato per la morte di Totò Schillaci sono tanti, talmente numerosi da far intendere che questo ragazzo - gli eroi quando ci lasciano restano sempre giovani nel ricordo di chi li ha amati - non è stato soltanto un calciatore ma è l'icona per eccellenza di Italia '90.
Il suo sguardo, incredulo e spiritato mentre discute con un arbitro, ha la stessa forza evocativa della colonna sonora di quella Coppa del Mondo, le "Notti magiche" di Gianna Nannini e Eduardo Bennato. Totò è totalmente "italiano" nella sua capacità espressiva.
Forse per questo lo hanno ricordato con affetto non soltanto i colleghi e gli amici ma tante persone comuni di una generazione che rivive con gioia e nostalgia gli anni '90. Il primo messaggio per Schillaci è arrivato da un altro campione atipico, schivo e riservato come lo era lui: "Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi.
Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia 90 vissute insieme. Fratelli d'Italia per sempre", ha scritto Roberto Baggio, in un post di Instagram dedicato al compagno di squadra con cui fece coppia d'attacco in nazionale ai Mondiali e anche nella Juventus. In quello spogliatoio azzurro Schillaci era riuscito a lasciare il segno in tutti i suoi compagni. "E' stato un periodo speciale per lui, per noi - ricorda Roberto Donadoni - E' un pezzo di vita che se ne va".
Anche Roberto Mancini gli ha reso omaggio ricordando quegli anni: "E sciogli in un abbraccio la follia, Notti magiche inseguendo un gol sotto il cielo di un'estate italiana", ha scritto l'ex azzurro ed ex ct dell'Italia con una storia su Instagram. Pagine a lutto e messaggi dai club italiani. L'Inter, di cui era tifoso e di cui vestì la maglia per due stagioni dal 1992 al 1994 prima di iniziare una avventura in Giappone al Jubilo Iwata, lo ha saluto sul proprio sito web ufficiale: "Ha fatto sognare una nazione intera durante le Notti Magiche di Italia '90".
"Ciao Totò", ha scritto la Juve per cui ha giocato dal 1989 al 1992. Il Palermo, squadra della città dove è nato ed ha vissuto ma per la quale non ha mai giocato, ha contribuito da allestire la camera ardente allo stadio Barbera per permettere a tutti i tifosi di salutarlo. La Figc ha disposto un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma per tutto il fine settimana. "Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano", ha detto il presidente Figc Gabriele Gravina. La Fifa ha disposto che la bandiera dell'Italia a Zurigo fosse messa a mezz'asta.
"Caro Totò, riapri quei grandi occhi, ovunque tu sia", il saluto di Gianni Infantino. Un messaggio di condoglianze anche dal Real Madrid. Anche il mondo della politica lo ha ricordato. "Ci lascia un'icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia '90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione", ha scritto sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Messaggi da esponenti di tutti i partiti e dai rappresentati delle istituzioni.
Ma il messaggio più bello è certamente quello della figlia di Schillaci. "Papà stavi giocando l'ultima partita della tua vita, sapevi già che l'avresti persa ma te la sei giocata benissimo", ha scritto sui social Jessica Schillaci. I tre figli avuti dai due suoi due matrimoni sono stati con lui negli ultimi, durissimi giorni in ospedale. Anche Giovanni Schillaci, fratello minore di Totò, ha voluto salutarlo via social: "Ti ho seguito passo per passo. Sei stato un esempio da seguire. Riposa in pace fratello mio. Sei e resterai la leggenda del calcio italiano".
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