Venerdì la vittoria in discesa di Dominik Paris a Kvitfjell, ieri il successo di Federica Brignone in gigante nella svedese Aare e oggi ancora una vittoria dell'altoatesino nel superG norvegese: è stato un fine settimana trionfale quello degli azzurri sulle nevi scandinave.
Il tutto con due atleti maturi ma più che mai solidi e motivati, grazie ai quali si può guardare con fiducia alle Olimpiadi 2026.
Il coronamento è arrivato con il non scontato successo di Paris nella breve prova a Kvitfjell, settimo e penultimo superG della stagione: il 36enne, miglior velocista azzurro della storia e tra i più grandi al mondo, ha conquistato il successo n.24 in carriera, eguagliando una leggenda dello sport azzurro come Gustavo Thoeni.
La pista norvegese Olympiabakken, dove ha vinto quattro discese e due superG, è una delle preferite dell'altoatesino insieme con la Stelvio di Bormio e la Streif di Kitzbuhel e oggi ha dominato dall'inizio alla fine. "E' andato tutto molto bene - ha confermato a fine gara - ed ho avuto buone sensazioni sin dalla ricognizione, perché il tracciato si presentava bello da sciare. E' una pista che richiede tattica, su cui bisogna portare velocità e sei avvantaggiato se sai come passare su certi tratti. Mi è sembrato tutto abbastanza semplice e fluido e il cronometro mi ha dato ragione. Era tanto tempo che non vincevo in supergigante (dal 2019, ndr), facevo fatica, ma sto ritrovando il giusto feeling attraverso il lavoro".
Con 24 vittorie, Dominik eguaglia cosi Thoeni fra i plurivincitori di cdm. "Raggiungere il mio compaesano è solo un piacere, Thoeni è un nome grandissimo in Italia, anche se lui ha vinto molto di più" ha commentato lusingato il discesista, che sente di essere tornato al top: "Mi ero preparato bene ma le prime gare mi avevano deluso - ha ricordato -, ma poi ho reagito, lavorando molto sui materiali. Gara dopo gara ne sono uscito dimostrando che posso di nuovo essere competitivo. Adesso andiamo alle Finali con la fiducia massima".
Alle sue spalle, oggi, si sono classificati il canadese James Crawford e lo sloveno Miha Hrobat, mentre è rimasto fuori dal podio Marco Odermatt, ma il quarto posto è bastato all'elvetico per aggiudicarsi matematicamente la coppa di superG. La quarta coppa generale di fila è invece ad un passo: quando mancano sei gare alla fine della stagione, Odermatt ha 1.516 punti, ben 570 in più del secondo, il norvegese Henrik Kristoffersen. Per l'Italia questo superG ha visto poi Giovanni Franzoni buon 15/o e soprattutto Christof Innerhofer 28/0: con le unghie e con i denti, il veterano della coppa del mondo ha cosi agguantato un posto nel SuperG alle finali di Sun Valley.
Niente vittoria numero 101 in coppa, invece, per Mikaela Shiffrin. La statunitense era in testa dopo la prima manche dello slalom di Aare, in Svezia, ma nella seconda, svoltasi sotto una fotta nevicata, ha dovuto cedere la vittoria e anche il secondo posto, andati rispettivamente all'austriaca Katharina Truppe, 29 anni e primo successo in carriera, e alla sua connazionale Katharina Liensberger. Per l'Italia in classifica c'e' da registrare il buon ottavo posto della bresciana Marta Rossetti, con il miglior tempo della seconda manche. Poi ci sono la friulana Lara Della Mea 14/a e la trentina Martina Peterlini 19/a, entrambe qualificate alle finali di Sun Valley: un risultato positivo e assolutamente non scontato vista la crisi azzurra in questa disciplina.
La coppa del mondo donne passa in Italia, in Val d'Aosta, a La Thuile: da giovedì a sabato prossimo ci saranno una discesa e due superG. Sono tutte gare perfette per Sofia Goggia e soprattutto per la valdostana Federica Brignone che proprio sulle nevi di casa potrebbe vincere la sua seconda coppa del mondo.
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