La disponibilità idrica della Puglia,
aggiornata alla fine di febbraio, conferma "una situazione di
grave emergenza per l'anno 2025". È un passaggio della delibera
sul Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica,
approvato dalla giunta regionale e portata oggi all'attenzione
del Consiglio regionale, riunito in seduta monotematica per
discutere del tema. Dall'ottobre del 2024, Acquedotto pugliese,
al fine di contenere i consumi e preservare le riserve idriche
residue, ha avviato riduzioni di pressione delle erogazioni sul
territorio. Riduzioni che continueranno e che contempleranno
meccanismi di sostegno agli agricoltori che subiranno danni a
causa della scarsità idrica nel 2025. Non è del tutto esclusa,
però, una riduzione dell'acqua potabile.
"In caso di peggioramento dell'attuale riserva idrica e in
caso di totale assenza di pioggia - si legge nel Piano - i
fabbisogni potabili potrebbero non essere completamente
soddisfatti nel 2025". La disponibilità complessiva dei sei
invasi (Pertusillo, Locone, Occhito, Monte Cotugno, Conza, San
Giuliano) al 28 febbraio 2025 è pari a 327,74 milioni di metri
cubi d'acqua, a fronte dei 432,09 milioni di metri cubi presenti
al 30 giugno 2024. L'invaso che desta maggiore preoccupazione è
quello di Occhito: se la situazione non muta ma dovesse
peggiorare "il volume utile disponibile per il prelievo si
azzererebbe entro il mese di luglio 2025".
"In considerazione di una programmazione già in attuazione
per oltre 630 milioni di euro e gli oltre 735 milioni di euro a
valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione e sul Programma
Regionale 2021-2027, per aumentare la resilienza del sistema di
approvvigionamento e utilizzo idrico pugliese, anche nelle
situazioni future di deficit, l'obiettivo è di ottenere
ulteriori finanziamenti necessari al completamento del programma
di infrastrutturazione strategica nel settore idrico, pari a
circa 1,3 miliardi di euro. Un ulteriore obiettivo - si legge
ancora - è quello di accelerare i procedimenti di realizzazione
delle opere pubbliche, semplificando la normativa, assumendo
personale qualificato, implementando gli strumenti digitali per
la gestione delle pratiche e il monitoraggio dei progetti".
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