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L'Anm: 'Porteremo la protesta ovunque'

L'Anm: 'Porteremo la protesta ovunque'

Eventi in ogni città. Entro marzo l'incontro con Mattarella

08 marzo 2025, 17:34

di Domenico Palesse

ANSACheck
Giorgia Meloni e Cesare Parodi in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgia Meloni e Cesare Parodi in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Porteremo la protesta ovunque e a chiunque". Dal quinto piano del Palazzaccio, nel cuore della Giustizia italiana, arriva l'avvertimento al governo da parte dei magistrati, tutt'altro che rassegnati dopo il tiepido incontro con la premier Giorgia Meloni e l'ennesimo attacco arrivato dopo il caso Diciotti. Forti del successo incassato dallo sciopero della settimana scorsa, le toghe si dicono pronte a continuare la mobilitazione con eventi e manifestazioni in ogni città, nell'attesa di incontrare, entro la fine di marzo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Sarà un momento importante e non puramente formale", spiega il presidente dell'Anm, Cesare Parodi, tessendo le lodi del capo dello Stato definito "personaggio straordinario per chiarezza, lucidità e coraggio".

Mentre sul tetto della Cassazione proseguono i lavori di ristrutturazione, all'interno della sala riunioni si ritrova il direttivo dell'Anm per fare il punto della situazione alla luce dell'incontro a palazzo Chigi. Dopo aver omaggiato tutte le donne con un mazzetto di mimose, il presidente Parodi apre i lavori evidenziando il dato "straordinariamente significativo" dell'adesione alla mobilitazione ("intorno all'80%, idealmente al 90%") ma non può non sottolineare l'"avvilimento" e l'"umiliazione" provati di fronte alle continue critiche che continuano a piovere dalla maggioranza. Non ultima quella di venerdì sul caso del risarcimento ai migranti della nave Diciotti, bloccati in mare per 6 giorni nell'estate del 2018."Non solo si è trattato di una palese violazione della divisione dei poteri - le sue parole - ma sono state attaccate le Sezioni Unite della Cassazione, il massimo organismo di espressione della giurisdizione". Parole a cui replica Enrico Costa. "Avete invocato la separazione dei poteri per censurare le critiche alla sentenza, ma - chiede il parlamentare di Forza Italia - voi per primi siete certi di rispettare i principi che richiamate?".

A preoccupare i magistrati anche l'aspetto della comunicazione: "quando dicono che 'i soldi degli italiani vengono sprecati per risarcire i migranti'. Parole - dice Parodi - di grandissimo impatto sull'opinione pubblica". "Il compito dei magistrati - gli fa eco il segretario Rocco Maruotti, replicando alle critiche del ministro della Giustizia, Carlo Nordio - non è collaborare con il governo di turno ma applicare la legge". Per questo l'Anm prepara le "risposte", anche se - per stessa ammissione di Parodi - non sarà un compito "facile".

"Faremo tutto il possibile - spiega - per portare il nostro messaggio alle persone che magari non l'hanno capito o che magari non lo conosco nemmeno". Per questo il direttivo studia la programmazione di eventi e iniziative nelle quali coinvolgere anche le personalità della cultura e dello spettacolo che durante lo sciopero hanno manifestato la loro adesione e vicinanza ai magistrati. Inoltre, si sta anche valutando l'opportunità di aprire alla partecipazione delle toghe ai convegni politici, in vista anche di quella che si annuncia una accesa campagna contro la separazione delle carriere. "Dobbiamo continuare nel cambio di passo nella comunicazione - sottolinea Maruotti nella sua relazione introduttiva -. L'idea è quella di andare nei territori, provare a organizzare qualche evento di rilievo nazionale con l'appoggio delle giunte regionali, come Milano, Bologna, Bari o Lamezia Terme". 

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