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Schlein:'Quella di von der Leyen non è la strada giusta'

Schlein:'Quella di von der Leyen non è la strada giusta'

La segretaria del Pd: 'All'Ue serve la difesa comune, non il riarmo nazionale'

ROMA, 04 marzo 2025, 16:21

Redazione ANSA

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Elly Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elly Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Quella presentata oggi da von der Leyen non è la strada che serve all'Europa. All'Unione europea serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse". Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.
    "Il piano von der Leyen, a partire dal titolo, punta sul riarmo e non emerge un indirizzo politico chiaro verso la difesa comune. Indica una serie di strumenti che agevolerebbero la spesa nazionale ma senza porre condizioni sui progetti comuni, sull'interoperabilità dei sistemi". 

"Ci sono molti aspetti da chiarire, ad esempio su come funzionerebbe il nuovo meccanismo in stile Sure, per capire se finanzia progetti comuni o spesa nazionale - spiega Schlein - Ma questa non è la strada giusta. Manca ancora la volontà politica dei governi di fare davvero una difesa comune e in questo piano della Commissione mancano gli investimenti europei finanziati dal debito comune, come durante la pandemia. Così rischia di diventare il mero riarmo nazionale di 27 paesi e noi non ci stiamo".

"Noi abbiamo un'idea precisa - aggiunge - Quello che serve oggi è un grande piano di investimenti comuni per l'autonomia strategica dell'UE, che è insieme cooperazione industriale, coesione sociale, transizione ambientale e digitale, sicurezza energetica e anche difesa comune. Anche, ma non solo! Magari cancellando le altre cruciali priorità su cui i governi sono più divisi. È irrinunciabile contrastare le diseguaglianze che sono aumentate. Per questo è inaccettabile utilizzare i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali. È il momento delle scelte e della chiarezza. Abbiamo bisogno di una risposta all'altezza della sfida globale - strategica, economica, politica - al ruolo dell'Europa nel mondo. E questa risposta non è quella presentata oggi. Noi porteremo la nostra posizione già al prossimo vertice dei socialisti e democratici a Bruxelles, in vista del Consiglio straordinario".


   

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