Il confine di ciò che viene
considerato "eredità", con l'evoluzione tecnologica e una vita
'in rete' sempre più sviluppata, appare, al giorno d'oggi,
sempre più sfumato, perciò, al pari di beni immobili, di conti
correnti bancari e del contenuto delle cassette di sicurezza,
dati, "è necessario preoccuparsi per tempo" anche delle sorti di
"account e contenuti social, blog e tanto altro": a metterlo in
luce è il Consiglio nazionale del Notariato, che diffonde un
vero e proprio decalogo sui lasciti online, specificando,
innanzitutto, che "il quadro giuridico continua ad essere
incerto". E, "attualmente, in Italia così come in Europa, non
esiste una legislazione specifica".
I professionisti ricordano che con l'espressione "eredità
digitale" si ricomprende "un insieme di risorse 'offline' e
'online': della prima categoria fanno parte i file, i software e
i documenti informatici creati, o acquistati dalla persona
defunta, ma anche nomi a dominio associati a siti internet",
mentre per risorse online, invece, "ci si riferisce a tutte
quelle che si vengono a creare attraverso i vari tipi di
account, siano essi di posta elettronica, di social network,
account di natura finanziaria, di e-commerce o di pagamento
elettronico". E, specificano i notai, "anche le criptovalute
fanno parte dell'eredità digitale, data la loro natura di beni
digitali".
Dalla successione, si legge nel decalogo, "restano esclusi i
beni piratati, i contenuti concessi in licenza per cui si paga
un canone, gli account di firma elettronica e quelli di identità
digitale", e "neanche le password fanno parte dell'eredità
digitale e affidarle a qualcuno non significa attribuire
automaticamente le risorse cui esse danno accesso".
Infine, "si può disporre dei propri diritti e interessi
digitali tramite testamento", che "resta sempre lo strumento più
idoneo per risorse con valore economico e non solo. In caso di
dubbio, è bene affidarsi al notaio di fiducia con il quale si
riuscirà sicuramente a trovare la soluzione più adatta alle
proprie esigenze, reali e digitali", recita, infine, la guida.
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