Con oltre 60 eventi
programmati in tutto il Paese prenderà il via il 16 novembre in
Argentina la nona edizione della Settimana della Cucina Italiana
nel Mondo (Scim). L'iniziativa è stata presentata mercoledì in
un punto stampa dall'ambasciatore Fabrizio Lucentini,
accompagnato dalla direttrice dei Festival del Governo della
Città di Buenos Aires, Débora Rajtman, dal console generale
d'Italia a Buenos Aires, Carmelo Barbera, dalla vicedirettrice
dell'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Giuliana
Gentile, e dal Direttore dell'Agenzia Italiana per il Commercio
con l'Estero di Buenos Aires, Gianni Loreti.
L'ambasciatore Lucentini ha evidenziato l'importanza della
Scim come vettore sia per lo sviluppo del settore agroalimentare
- che rappresenta il 19% del pil italiano e 62 miliardi di euro
di export - sia per lo sviluppo e la promozione della nostra
identità culturale. "La cucina è un pilastro della nostra
identità e contribuisce alla diffusione della cultura e del
nostro stile di vita", ha detto Lucentini, sottolineando che "i
profondi legami che ci uniscono e il fatto che la gastronomia
italiana sia parte di quella argentina fanno sì che presentare
l'iniziativa qui in Argentina sia un fatto molto naturale".
Nel corso della presentazione sono stati approfonditi alcuni
dei punti legati al tema scelto dal Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione per l'edizione 2024 della Scim -
"Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione"
- mettendo in evidenza il valore della cultura gastronomica
italiana come "sinonimo di regime alimentare sano, di elevata
qualità e legato alla tradizione".
Tra gli eventi centrali della programmazione c'è la fiera
gastronomica che si terrà il 16 novembre presso il centro
culturale Usina dell'Arte del governo della città di Buenos
Aires, iconico edificio recuperato dell'antica centrale della
Compagnia Italo-Argentina dell'elettricità.
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