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Paolini e Bertolo, due artisti allo specchio in mostra a Madrid

Paolini e Bertolo, due artisti allo specchio in mostra a Madrid

Esposizione 'Dietro l'opera' inaugurata all'Istituto di Cultura

MADRID, 08 marzo 2025, 14:05

Redazione ANSA

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L'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia in Spagna, in collaborazione con la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Fondazione Torino Musei, ha inaugurato venerdì sera la mostra 'Dietro l'Opera. Giulio Paolini e Luca Bertolo'.
    Curata da Elena Volpato, l'esposizione mette in dialogo 17 opere pittoriche e concettuali, fotografie e installazioni di due artisti di generazioni diverse: Giulio Paolini (Genova, 1940), uno dei principali protagonisti delle avanguardie del XX secolo, e Luca Bertolo (Milano, 1968), fra i pittori contemporanei più influenti.
    La mostra, aperta fino al 10 maggio, in concomitanza del Salone Arco 2025 di arte contemporanea di Madrid, è "una partitura di due voci in contrappunto" dei due artisti. che "seppure da generazioni diverse hanno sempre lavorato portando l'arte a interrogarsi su se stessa", ha evidenziato la curatrice Elena Volpato. "Paolini dagli anni Sessanta ha analizzato la natura enigmatica dell'arte, a partire da una tela bianca e il suo retro. Mentre Bertolo, negli anni Novanta, raccogliendo idealmente quel testimone ha reindirizzato la pittura verso un rinnovato senso dell'immagine", ha spiegato all'ANSA.
    La consigliera culturale dell'ambasciata d'Italia, Teodora Danisi, nel portare i saluti dell'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi, assente per motivi istituzionali, ha evidenziato come la mostra "offre l'opportunità di avvicinarsi alle diverse voci di due grandi artisti italiani, ognuna con il proprio timbro. Ma che tuttavia condividono la stessa indagine sugli elementi costitutivi di un quadro, sullo spazio della rappresentazione e sul rapporto tra opera e spettatore".
    Nel dare il benvenuto alla folta platea di partecipanti all'evento, Susi Baldasseroni, la direttrice pro tempore dell'Istituto Italiano di Cultura, ha elogiato "l'eccezionale lavoro di curatela". "La scelta delle opere valorizza in maniera molto efficace il dialogo fra i due artisti e anche quello con gli spazi dell'istituto attorno a temi che scandiscono tre periodi dell'esposizione: il significato della tela, lo statuto ambiguo della bandiera come immagine e la rappresentazione dell'assenza", ha osservato. Luca Bertolo, intervenuto all'inaugurazione, ha chiarito che "dietro l'opera è un tentativo di ricordare a tutti noi che le opere d'arte non sono fatte per svelare ma per ri-velare, nel senso di ritornare una volta dopo l'altra dentro e dietro l'opera", interrogandosi sul significato. Un ideale filo conduttore con Madrid è racchiuso in due delle sue opere presenti nella mostra, in cui sono rappresentati due teli, che appartengono al suo ciclo di 'Veroniche', partito anni fa dalla riflessione "totalmente concettuale" su un quadro di una Veronica di Zurbaràn, pittore del Secolo d'Oro spagnolo. Nel suo interrogarsi sugli enigmi dell'arte, che rimanda allo spettatore, Bertolo ha trovato ispirazione anche ne 'Las Meninas' di Velazquez, che ha definito "l'apoteosi della riflessione pittorica occidentale".
   

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