"Le pennellate della libertà: il
talento di Elisabetta Sirani". E' questo il titolo dello
spettacolo proposto, per l'8 marzo, dall'Istituto italiano di
cultura di Nairobi che vuole essere un tributo al talento
artistico della pittrice Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1655),
una delle donne più celebri del suo tempo.
Si tratta di un viaggio in prosa, musica e teatro attraverso
la vita e le opere dell'artista. Le sue doti artistiche, che
spaziavano dalla pittura al disegno e all'incisione, le
permisero di accedere nel 1660 all'Accademia di San Luca in
qualità di professore. Due anni dopo sostituì il padre, Giovanni
Andrea Sirani, affermato pittore bolognese, primo assistente di
Guido Reni e mercante d'arte, nella gestione della sua bottega
artistica e la trasformò in una scuola d'arte per le ragazze,
diventando così la prima donna d'Europa a gestire una scuola
femminile di pittura.
Nello spettacolo affidato all'attrice Wakio Mzenge e all'autore
Freddie Del Curatolo, si racconteranno le straordinarie doti di
Elisabetta, il suo spirito innovativo e il suo coraggio
artistico che ha aperto la strada alle future generazioni di
donne artiste. In un ambiente ritenuto una prerogativa maschile
e che di conseguenza mal tollerava "l'intrusione" di
protagoniste femminili, Elisabetta Sirani eseguì le sue opere
spesso alla presenza dei suoi committenti per allontanare
qualsiasi sospetto che non fosse una donna a dipingere con tanta
bravura. Morta a soli 26 anni, fu sepolta, accanto a Guido Reni,
nel sepolcro della famiglia Guidotti nella cappella del Rosario
della Basilica di San Domenico in Bologna. Ad accompagnare lo
spettacolo che la celebra saranno i musicisti di Ghetto Classics
accompagneranno la serata con i più famosi brani dell'epoca
barocca.
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