Rafforzare la lotta a tutte le
forme di violenza contro le donne, compreso lo stupro, sostenere
diritti sessuali e riproduttivi delle donne e colmare il divario
retributivo e pensionistico tra i sessi. Questi alcuni degli
otto pilastri su cui la Commissione europea costruisce la sua
tabella di marcia per la parità di genere presentata oggi, alla
vigilia della giornata internazionale della donna.
Non una nuova iniziativa legislativa ma una dichiarazione
d'intenti con cui l'Esecutivo comunitario promuove tra le
capitali il dibattito per fare di più in materia di diritti,
finanziamenti e infrastrutture per la promozione della parità di
genere. "I progressi verso l'uguaglianza di genere rimangono
lenti e diseguali tra le aree e gli Stati", osserva Bruxelles.
"Una donna su tre nell'Ue ha subito violenza fisica e sessuale,
i divari occupazionali e retributivi si stanno riducendo solo
lentamente e persistono la violenza contro le donne, le norme e
gli stereotipi discriminatori". Tra le altre 'azioni' da mettere
in campo per rafforzare i diritti di genere, Bruxelles
raccomanda di istituire "infrastrutture istituzionali
specializzate per l'uguaglianza di genere", promuovere
investimenti nel settore dell'assistenza a lungo termine per
garantire qualità posti di lavoro e "pari prospettive di
carriera" sul posto di lavoro.
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