Le esportazioni del
Messico verso gli Stati Uniti hanno registrato un nuovo massimo
storico nel gennaio 2025, pari a un valore di 41,67 miliardi di
dollari, l'importo più alto nello stesso mese da quando è
iniziata la serie storica, ovvero dal 1985, ha reso noto il
Dipartimento del Commercio statunitense.
Andrés Franco, direttore generale del Consiglio Messicano per
il Commercio Estero del Nordest, il Comce, ha sottolineato che
l'aumento è dovuto al fatto che nelle settimane precedenti "sono
stati anticipati i trasferimenti verso il paese vicino (gli
Stati Uniti), quando normalmente gennaio è un mese di basse
esportazioni, perché le aziende accumulano gli inventari".
Per Franco ci si aspetta un febbraio con "lo stesso
comportamento" che porterebbe a rompere un nuovo record dopo le
proroghe decretate da (Donald) Trump, che condiziona questi
benefici al fatto che Messico e Canada facciano maggiori sforzi
per contenere la migrazione e l'ingresso di droghe, specialmente
il fentanyl, negli Stati Uniti.
Le compagnie statunitensi hanno parlato con i loro fornitori
in Messico e hanno chiesto di inviare tutto il possibile per
"minimizzare l'impatto" se venissero applicati i dazi minacciati
del presidente statunitense Donald Trump, ha detto Javier
Zarazúa, del Consiglio dei Professionisti nella Gestione delle
Catene di Fornitura.
Trump, insediatosi il 20 gennaio scorso, aveva minacciato di
imporre dazi del 25% nei confronti del Messico a partire dal 4
febbraio, una decisione già rinviata due volte, prima al 4 marzo
scorso e, ha fatto sapere lui stesso, al prossimo 2 aprile.
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