PORT-AU-PRINCE, 06 MAR - L'Ong Medici senza
frontiere (Msf) ha lanciato un'allarme per la recrudescenza
della violenza registrata negli ultimi giorni ad Haiti e fatto
appello alla solidarietà della comunità internazionale affinché
intraprenda "un'azione urgente" in favore del paese caraibico
ostaggio dell'azione della criminalità organizzata da oltre un
anno.
Msf ha indicato di aver curato un numero di feriti tre volte
superiore alla media nel periodo compreso tra il 24 febbraio e
il 2 marzo: 314 pazienti, di cui 90 vittime di violenza.
L'ospedale dell'organizzazione a Tabarre, dove il numero di
posti letto per traumatologia è aumentato da 50 a 75, opera già
a capacità piena da dieci giorni.
Il responsabile della missione di Msf ad Haiti Christophe
Garnier teme gli effetti della prossima stagione delle piogge
sul sistema igienico-sanitario e i rischi di diffusione di
epidemie come il colera. "Non saremo in grado di soddisfare
tutte le esigenze da soli. La portata della crisi supera di gran
lunga le attuali capacità di risposta di Msf", ha affermato,
evidenziando che il piano di risposta umanitaria coordinato
dalle Nazioni unite resta "gravemente sottofinanziato",
nonostante "il conflitto si stia intensificando e migliaia di
persone siano costrette a fuggire".
"Senza un'azione urgente", ha concluso, "la situazione
sfocerà in una catastrofe umanitaria, mentre la violenza
incessante continuerà ad aggravare le sofferenze di una
popolazione già esausta".
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